London Updates: Richter alla Tate o Rothko alla Whitechapel? Sarà dura scegliere, ecco cosa mette in mostra Londra nella Frieze Week

Avete in programma giusto un toccata-e-fuga di 2/3 giorni? Allora sono cavoli. Perché è ben difficile – come sempre, da queste parti – suggerirvi quale o quali sono le mostre da non perdersi a Londra, una volta officiata la presenza a Frieze ed eventuali fiere accessorie.
Di getto – noblesse oblige – verrebbe da mettere in cima alla lista la grande mostra di Gerhard Richter (titolo Panorama) alla Tate Modern, dove peraltro potreste approfittare degli ultimi giorni di apertura della collettiva Contested Terrains – opere di Kader Attia, Sammy Baloji, Michael MacGarry e Adolphus Opara – e scoprire cosa ha architettato Tacita Dean per il suo intervento nelle The Unilever Series nella Turbine Hall, inaugurato giusto ieri.
Ma di certo le alternative di lusso non mancano, e ci sarà da mordersi i gomiti per dover scegliere: dalla prima inglese di Pipilotti Rist alla Hayward Gallery, a Jacob Kassay all’Ica (inaugura oggi, assieme ad una curiosissima mostra dell’Ad Reinhardt disegnatore comico!), ad Anri Sala alla Serpentine (dove si può approfittare degli ultimi giorni di vita del Serpentine Pavilion 2011 by Peter Zumthor, percorso dalle maratone di Obrist). Ecumenica la Whitechapel, che affianca il gigante di oggi Wilhelm Sasnal al gigante di ieri Mark Rothko, mentre la Tate Britain mette in fila 3 mostre con John Martin, Barry Flanagan ed Ed Atkins, il Barbican la butta sull’architettura con il grande focus su OMA (insomma una megamostra su Rem Koolhaas), e la Saatchi Gallery propone il last minute di The shape of things to come: New Sculpture. Richiamate l’hotel per prolungare la sosta e spostate il low cost per il ritorno?

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