L’Arte Povera non esiste? Anatema! E Artissima cancella lo show commissionato a Triple Candle
I contorni della questione non sono chiarissimi, perché le versioni sono comprensibilmente diverse. In sostanza, Artissima aveva commissionato a Triple Candle, spazio di Philadelphia, una mostra da tenersi nei giorni della fiera nell’ambito di Approssimazioni Razionali Semplici, progetto ideato da Lara Favaretto con Francesco Manacorda. Non vedendo comparire l’evento nel programma, hanno chiesto spiegazioni, giunte […]
I contorni della questione non sono chiarissimi, perché le versioni sono comprensibilmente diverse. In sostanza, Artissima aveva commissionato a Triple Candle, spazio di Philadelphia, una mostra da tenersi nei giorni della fiera nell’ambito di Approssimazioni Razionali Semplici, progetto ideato da Lara Favaretto con Francesco Manacorda. Non vedendo comparire l’evento nel programma, hanno chiesto spiegazioni, giunte dallo stesso direttore di Artissima. Il motivo del dissidio? Triple Candle partiva dall’assunto paradossale che l’Arte Povera non è mai esistita. Ipotesi che Manacorda, come riporta il sito dello spazio americano, riterrebbe “potenzialmente molto offensivo per gli artisti e i galleristi che partecipano alla fiera”. Sin qui la versione degli statunitensi. Abbiamo contattato Manacorda, secondo il quale le cose sono andate in maniera assai diversa. “La cancellazione della mostra ideata da Triple Candie è un fatto che mi rattrista molto”, ci racconta. “Ero realmente interessato alla realizzazione di una mostra intelligente, che mettesse in discussione quegli assiomi ormai consolidati nei confronti dell’Arte Povera ed è per questo motivo che abbiamo deciso di commissionarla”. E tuttavia… “Il progetto tendeva a mettere in ridicolo in maniera superficiale le opere degli artisti, senza al contempo presentare argomenti utili a una riflessione sulla storia dell’arte”. E conclude: “La mostra, così come si era ormai delineata, cioè superficialmente caricaturale e priva di un reale contenuto scientifico, non era in alcun modo ‘difendibile’. Visionato il materiale e preso atto del loro categorico rifiuto di aprirsi al dialogo, mi sono visto quindi costretto a mettere fine alla collaborazione, senza alcun intento censorio”.
– Marco Enrico Giacomelli
Il comunicato di Triple Candle
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