Varsavia. Il mondo bello e dannato di Jan Dziaczkowski
Zacheta National Gallery, Varsavia – fino al 22 novembre 2015. Una grande retrospettiva racchiude l'opera di Jan Dziaczkowski, giovane talento polacco scomparso prematuramente nel 2011. Un artista che per molti è una leggenda, per altri un nome ancora da conoscere.
STORIA DI UN ARTISTA MORTO TROPPO GIOVANE
La mostra True and Untrue Stories ha del poetico già prima di varcare l’entrata della galleria: il motivo è tutto nascosto dietro la tragica storia di Jan Dziaczkowski, giovanissimo artista scomparso nel 2011. Morto a soli ventotto anni, Dziaczkowski è una specie di leggenda tra le aule dell’Accademia di Belle Arti di Varsavia.
Talentuoso studente, diplomato in Pittura, e nondimeno abilissimo fotografo e illustratore, l’artista è rimasto per lungo tempo sconosciuto ai più, riscontrando fama nazionale solo negli ultimissimi anni, e divenendo in brevissimo tempo uno dei nomi più celebrati e innegabilmente affascinanti del contesto artistico polacco. La mostra in corso presso la Zachęta National Gallery di Varsavia è la più importante presentazione monografica della sua attività, e ne consacra da ultimo il valore.
L’APERTURA CON I COLLAGE
Le prime stanze della galleria sono tutte dedicate ai collage, già presentati in numerose mostre in Polonia e all’estero, ma qui finalmente raccolti e suddivisi per categorie. In ognuno dei lavori, di piccole e medie dimensioni, Dziaczkowski interagisce con autori classici, figure di letterati e filosofi del XX secolo. Traslati di posto, i componenti delle sue opere diventano elementi soggetti alla fantasia dell’autore, decontestualizzati e riadattati in situazioni nuove, assumendo sempre valori inattesi, ironici e a volte bizzarri.
In ogni elaborato l’abilità manuale, palese, si accompagna a un’eccezionale sensibilità estetica. La profonda conoscenza della storia dell’arte viene filtrata da un finissimo umorismo, lasciando ogni lavoro in bilico, tra gioco e riflessione.
FOTOGRAFIE E DIPINTI NEL SEGNO DEL MONTAGGIO
Meno conosciuta è invece la serie di foto e dipinti che riempiono le pareti dell’ultima sala. Grandi tele, dai colori vividi e brillanti, si aprono come ampie finestre pop, dalle quali osservare il mondo surreale di Dziaczkowski.
Ambientazioni piatte, fortemente grafiche, dominano i suoi dipinti, nei quali l’autore riversa esperienza personale – ritratti di amici e familiari – e miti della cultura contemporanea e della cinematografia americana Anni Cinquanta. Anche in questo caso sembra evidente la caratteristica del montaggio, che contraddistingue tutto il linguaggio del giovane artista, riflettendo un mondo vividissimo e una poetica fresca, florida, fatta di interazioni visive, e soprattutto ricca di vita.
UN ALLESTIMENTO INTELLIGENTE
L’allestimento, inoltre, dona valore al tutto, capace di mantenersi sobrio, pulito, e allo stesso modo conservando il carattere giovanile dei lavori. La disposizione delle opere, per lo più lineare e a intervalli regolari, riesce a conferire il giusto spessore all’autore, per la prima volta alle prese con uno spazio istituzionale.
Contenendo l’energia eversiva dei collage e delle tele, la galleria ne accoglie appieno lo spirito pop, pilotandone il senso verso un’adeguata interazione col pubblico. E all’osservatore non resta che lasciarsi trasportare nel mondo bello e dannato dell’artista.
Alex Urso
Varsavia // fino al 22 novembre 2015
Jan Dziaczkowski – True and Untrue Stories
a cura di Karol Hordziej
ZACHETA – NATIONAL GALLERY OF ART
Vpl. Malachowskiego 3
+48 (0)22 5569600
www.zacheta.art.pl
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