Roma avrà il Palazzo Gino De Dominicis. Pio Monti e Simone Carella intitolano al grande artista il luogo in cui ha vissuto e lavorato
“Forse perché non sono mai riuscito a nuotare, ho deciso di imparare a volare. Da tre anni infatti ripeto questo esercizio tutti i giorni. Probabilmente non riuscirò mai a volare ma se farò ripetere questo esercizio anche ai miei figli ed ai figli dei miei figli e loro ai propri figli forse un giorno un […]
“Forse perché non sono mai riuscito a nuotare, ho deciso di imparare a volare. Da tre anni infatti ripeto questo esercizio tutti i giorni. Probabilmente non riuscirò mai a volare ma se farò ripetere questo esercizio anche ai miei figli ed ai figli dei miei figli e loro ai propri figli forse un giorno un mio discendente improvvisamente si troverà a saper volare”. Parole del grande Gino De Dominicis, che accompagnano la sua poetica azione performativa Tentativo di Volo, del 1969. Parole evocate oggi da Simone Carella e Pio Monti nell’annunciare per domenica 29 novembre, a mezzogiorno, la cerimonia di “Intitolazione a Gino De Dominicis” del luogo in cui ha vissuto e lavorato, il palazzo al civico 66 di via San Pantaleo a Roma. “Quest’anno il 29 novembre cade di domenica, esattamente come nel 1998, giorno in cui Gino De Dominicis ha cessato di vivere. Per ricordarlo, Simone e Pio hanno pensato di inserire negli stemmi laterali al portone d’ingresso, due immagini riferite all’Arte di Gino De Dominicis: Tentativo di Volo e relativa citazione”.
PIO, GINO E DOMENICO MODUGNO
“Giocare con la morte: durante l’allestimento della mostra ‘Lo sbaglio, lo spazio, il tempo’”, racconta ad Artribune Simone Carella, “aiutavo Gino a sistemare lo scheletro dell’uomo con i pattini con lo scheletro del cane al guinzaglio: era una notte di dicembre nel garage di via Beccaria, improvvisamente scoppiò un fragore di suono di campane, era la mezzanotte di Natale e, dopo un attimo di smarrimento, Gino scoppiò nella sua mitica risata e disse ‘però… mentre tutti festeggiano la nascita del Bambinello, non giochiamo con la morte’”. Eclettico come sempre l’omaggio di Pio Monti, che fra l’altro in questi giorni unisce questo anniversario ad un altro importante, il quarantesimo dell’apertura della sua galleria a Roma: “Caro Gino, mi ricordo ancora la splendida serata passata insieme a te a cena al Bolognese, con Domenico Modugno…Volare Oh Oh….”.
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