L’ex direttrice del Centre Pompidou agli arresti per 38mila euro di spese improprie. Agnès Saal finisce in custodia per la seconda volta
C’era una volta un personaggio con incarico pubblico, che ad un certo punto è accusato di aver fatto spese pazze con i soldi dei contribuenti: la storia potrebbe essere ambientata senza sforzi in Italia, ma stavolta siamo a Parigi, dove ad essere indagata per peculato, per la seconda volta, è Agnès Saal, direttore del Centre Pompidou […]
C’era una volta un personaggio con incarico pubblico, che ad un certo punto è accusato di aver fatto spese pazze con i soldi dei contribuenti: la storia potrebbe essere ambientata senza sforzi in Italia, ma stavolta siamo a Parigi, dove ad essere indagata per peculato, per la seconda volta, è Agnès Saal, direttore del Centre Pompidou dal 2007 al 2014. Facciamo un passo indietro: nell’aprile 2014 Agnès Saal è nominata a capo dell’INA, l’Institut national de l’audiovisuel, dall’allora ministro della cultura Aurélie Filippetti; ma, appena un anno dopo, il direttore finisce sotto inchiesta per 40mila euro segnati come rimborsi taxi e, il 28 aprile 2015, si vede costretta a rassegnare le dimissioni su richiesta del ministro Fleur Pellerin. Dopo essere stata presa in custodia a settembre, Agnès Saal torna ora agli arresti per altri 38mila euro di spese poco limpide, risalenti agli ultimi due anni della sua direzione al Beaubourg. I suoi avvocati per il momento non commentano. Oltre al procedimento penale, Agnès Saal subirà anche una sanzione disciplinare. Per la quale si scomoderà lo stesso presidente François Hollande…
– Marta Pettinau
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