Lo strano caso del plagio di Ellis, il corto di JR con Robert De Niro che nega l’accusa. E la sceneggiatrice Stefania Rossella Grassi lo querela
Vi ricordate di Ellis, il cortometraggio dell’artista francese JR, con la sceneggiatura del Premio Oscar Eric Roth e con Robert De Niro nel ruolo del migrante in visita a Ellis Island, il principale punto d’ingresso per gli immigranti che sbarcavano negli Stati Uniti? Quel film di quattordici minuti, presentato al Tribeca Film Festival di New […]
Vi ricordate di Ellis, il cortometraggio dell’artista francese JR, con la sceneggiatura del Premio Oscar Eric Roth e con Robert De Niro nel ruolo del migrante in visita a Ellis Island, il principale punto d’ingresso per gli immigranti che sbarcavano negli Stati Uniti? Quel film di quattordici minuti, presentato al Tribeca Film Festival di New York il 4 ottobre 2015, è ora al centro di un caso di plagio, sollevato dalla sceneggiatrice italiana Stefania Rossella Grassi sul quotidiano online indipendente Lettera43. Il motivo? Ha ravvisato forti somiglianze col suo L’uomo in frac (liberamente ispirata al brano Vecchio Frac di Domenico Modugno), come lei stessa ha spiegato sotto il trailer (visibile a tutti su YouTube), dove mette a confronto immagini e testo con quello di Ellis: “chi ha scritto, chi ha prodotto e chi ha diretto The Ghost Of Ellis Island ne ha tratto: caratterizzazione del personaggio, letteralmente ‘stralci’ di monologo e la totale messa in scena del mio sforzo creativo durato quasi 3 anni”.
DUE PREMI OSCAR CONTRO UNA SCONOSCIUTA SCRITTRICE ITALIANA
Questi i fatti: Robert De Niro era stato contattato per diventare il protagonista del film L’uomo in frac, la pellicola di Pino Lanzillotti, con la sceneggiatura della Grassi, come lei stessa aveva dichiarato nel maggio del 2014 all’Adnkronos, poi rilanciata sull’edizione online de La Repubblica di Bari: “C’è una trattativa aperta tra la produzione del film e Danilo Mattei, il referente di Robert De Niro in Italia”. Ma non se ne fece nulla. Fino al recente caso di plagio, negato dall’attore statunitense tramite i suoi legali e rilanciato da un articolo del Guardian: “L’idea che il vincitore di due Oscar Robert De Niro abbia fornito al premio Oscar Eric Roth uno sceneggiatura proveniente da una scrittrice italiana sconosciuta, in modo da essere utilizzata per scrivere i 14 minuti di cortometraggio Ellis, sulla storia di Ellis Island e l’esperienza dei primi immigrati, non solo è assurda, ma è oltremodo una calunnia”.
ERIC ROTH RECIDIVO?
Non si è fatta attendere la risposta di Stefania Rossella Grassi che, dopo aver denunciato per truffa aggravata Danilo Mezzetti (in arte Mattei), l’intermediario che le aveva preso 6mila dollari per portare la sua opera a Robert De Niro, e i rappresentanti dell’attore Peter Grant e Josh Lieberman, ha querelato De Niro. In tutta questa vicenda, incuriosisce il fatto che lo sceneggiatore di Ellis Eric Roth sia stato al centro di una vicenda analoga qualche anno fa, in occasione dell’uscita nel 2008 de Il Curioso Caso di Benjamin Button, diretto da David Fincher e vincitore di tre premi Oscar: Adriana Pichini, autrice di un romanzo inedito intitolato Il Ritorno di Arthur all’Innocenza depositato alla SIAE nel 1994, avrebbe intentato una causa di plagio contro gli autori del film, sostenendo che questo non sia stato tratto dal racconto di Fitzgerald, ma dal suddetto romanzo che all’epoca fu inviato negli Stati Uniti in cerca di un editore. La storia si ripete.
– Claudia Giraud
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