The End of Tour, in viaggio con David Foster Wallace
Arriva in sala l’11 febbraio il film sull’intervista mai pubblicata allo scrittore David Foster Wallace, girato da James Ponsoldt con la sceneggiatura del Premio Pulizer Donald Margulies.
Jesse Eisenberg (The Social Network, To Rome With Love) e Jason Segel (Sex Tape – Finiti in Rete, How I Met Your Mother) sono il reporter del Rolling Stone David Lipsky e l’acclamato scrittore David Foster Wallace. Il film The End of Tour, per la regia di James Ponsoldt, racconta dei cinque giorni di viaggio in cui avvenne l’intervista, mai pubblicata, al romanziere. Wallace aveva 34 anni e aveva appena pubblicato il rivoluzionario Infinite Jest.
L’incontro-confronto di questi due uomini alla ricerca del proprio posto nel mondo è il leitmotiv del film, che è stato sceneggiato dal Premio Pulizer Donald Margulies con una particolare leggerezza, piena d’ironia e autenticità. Foster Wallace’, che ai tempi della sua seconda laurea in filosofia ad Harvard era stato internato in un ospedale psichiatrico, insisteva nel classificarsi come persona normale: rifiutava di rientrare nei cliché mediatici del dannato, del drogato, dell’amante degli eccessi. Felice e incredulo del suo successo e spaventato dall’idea di perderlo, era ossessionato dalla ricerca di una verità assoluta che riguardava la quotidianità e i processi di comunicazione, interpersonali e pubblici.
ATTRAVERSO LO SPECCHIO
Di fronte a lui un giovane giornalista alla ricerca del colpo della sua vita, che – fatto davvero strano – non pubblicò più questa intervista. Il viaggio risale al 1996. Prima del suicidio dello scrittore, avvenuto nel 2008, i due non s’incontrarono di nuovo, ma in quella triste occasione, Lipsky ebbe il coraggio di recuperare i nastri delle registrazioni e dare un senso alle parole scambiate durante i giorni trascorsi insieme.
Il film è ispirato proprio al libro che il reporter scrisse dopo il decesso di Wallace, Come diventare se stessi, e ha lo stesso ritmo delle piccole grandi scoperte che risvegliano la profondità della coscienza.
– Federica Polidoro
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