Italiani in trasferta. Dalla Estorick Collection prende il via una nuova avventura anglosassone per Nico Vascellari: ecco le immagini da Londra
Cinque le opere ripensate per gli spazi londinesi con evidenti richiami all’Arte Povera e Concettuale, alcune create ex novo come 1990 (anno che segna l’inizia della produzione artistica del giovane artista), un’opera interamente prodotta dall’artista che vuole esaltare il concetto di DIY. Lui è Nico Vascellari, creativo e performer classe 1976: e le sale sono […]
Cinque le opere ripensate per gli spazi londinesi con evidenti richiami all’Arte Povera e Concettuale, alcune create ex novo come 1990 (anno che segna l’inizia della produzione artistica del giovane artista), un’opera interamente prodotta dall’artista che vuole esaltare il concetto di DIY. Lui è Nico Vascellari, creativo e performer classe 1976: e le sale sono quelle della Estorick Collection di Londra, che aggiunge un nuovo step ai dialoghi che da tempo intesse fra la sua collezione permanente e artisti italiani contemporanei. Per Vascellari questa della Estorick, curata da Pierpaolo Pancotto, sembra essere solo l’inizio di una nuova avventura anglosassone: a breve verrà infatti presentato un libro che accompagnerà la mostra, e soprattutto grande è l’ attesa per la personale alla Whitworth Art Gallery di Manchester dal 25 febbraio al 18 settembre 2016.
DIALOGHI CON LUIGI RUSSOLO E GIACOMO BALLA
Altre opere presenti a Londra? Fossil of experience, 2016, risuona in maniera martellante in tutte le sale del museo creando un dialogo perfetto con l’opera di Lugi Russolo, Music del 1911, un’opera ipnotica e profonda che ha richiami ancestrali, come definisce lo stesso artista. Riprende il concetto di doppio ma anche dell’esaltazione della materia, in questo caso il legno, Into the Infinity of Thoughts, 2014. Materia ancora protagonista nell’opera Through a Hole (civetta) del 2015, per la cui creazione Vascellari si è servito della Bottega d’arte ceramica Gatti di Faenza, la stessa con cui collaborò anche Giacomo Balla. A creare una distorsione dello spazio è Shadow, del 2014. A festeggiare l’evento della Estorick collection molti volti noti della scena artistica londinese e italiana: c’eravamo anche noi, ecco una galleria di immagini…
– Barbara Martorelli
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