Michelangelo soffriva di artrite. Dopo la gotta e l’autismo, si allunga la “cartella clinica” del genio del Rinascimento: ecco le scoperte della Royal Society of Medicine di Londra
Com’è da tempo noto grazie a lettere e documenti dell’epoca, Michelangelo lamentava disturbi fisici che coinvolgevano le articolazioni: ma fino ad ora i dolori erano stati attribuiti alla gotta. Ora – come riportato da Artnet – la Royal Society of Medicine di Londra, attraverso un’attenta analisi degli autoritratti del grande artista, ha ravvisato i segni dell’artrite […]
Com’è da tempo noto grazie a lettere e documenti dell’epoca, Michelangelo lamentava disturbi fisici che coinvolgevano le articolazioni: ma fino ad ora i dolori erano stati attribuiti alla gotta. Ora – come riportato da Artnet – la Royal Society of Medicine di Londra, attraverso un’attenta analisi degli autoritratti del grande artista, ha ravvisato i segni dell’artrite nelle mani dell’artista. La malattia sarebbe da attribuirsi principalmente all’uso prolungato di martelli e scalpelli per la cesellatura delle sculture: e la deformazione ossea delle nocche sembrerebbe confermare, con i segni della cartilagine danneggiata, proprio l’artrite.
Non è il primo tentativo di diagnosi retroattiva dei problemi fisici di Michelangelo: nel 2004 Muhammad Arshad e Michael Fitzgerald avevano sostenuto in un testo che Michelangelo soffrisse di una forma particolare di autismo, dimostrata – riferisce sempre Artnet – da alcuni comportamenti come “lavoro di routine a senso unico, stile di vita insolito, interessi limitati e scarse attitudini sociali e di comunicazione”. Il genio del Rinascimento morì quasi a 90 anni, ma continuò a lavorare sino all’ultimo: ma solo il suo stakanovismo gli permise di conservare fino all’ultimo l’uso delle mani, così gravemente malate…
– Federica Polidoro
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati