Diciassettesima edizione per la fiera Art Rotterdam: 70 gallerie, tre le italiane
Qualcosa di probabilmente unico, questa fiera, ce l’ha a partire dalla location: non se ne conoscono altre – se ci sbagliamo, correggeteci! – ospitate da un sito inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco. Ovvero la Van Nellefabriek, importante esempio di architettura industriale modernista situato sul fiume Schie, nei Paesi Bassi. Già, perché parliamo di […]
Qualcosa di probabilmente unico, questa fiera, ce l’ha a partire dalla location: non se ne conoscono altre – se ci sbagliamo, correggeteci! – ospitate da un sito inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco. Ovvero la Van Nellefabriek, importante esempio di architettura industriale modernista situato sul fiume Schie, nei Paesi Bassi. Già, perché parliamo di Art Rotterdam, rassegna che da giovedì 11 a domenica 14 febbraio mette in scena la sua diciassettesima edizione ospitando una settantina di gallerie, prevalentemente provenienti dal BeNeLux, ma con diverse presenze europee.
E non mancano gli arrivi dall’Italia, a conferma di una vocazione delle gallerie nostrane a sperimentare nuovi mercati che non accenna a flessioni: da Roma gioungono a Rotterdam The Gallery Apart e Frutta Gallery, da Pistoia SpazioA, mentre da Berlino c’è l’italo-tedesca Mario Mazzoli. Quattro nel complesso le sezioni della fiera, che alla Main Section affianca New Art Section, dedicata a giovani gallerie con presentazioni personali, Projections per la videoarte, Intersections per installazioni e performance. Ricco anche il programma degli Encounters, con tre giorni di presentazioni e dibattiti che coinvolgono il Witte de With Center for Contemporary Art e la rivista d’arte contemporanea Metropolis M.
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