Umberto Eco, Sulla memoria. Una conversazione in tre parti
Nel maggio 2015 il Padiglione Italia della Biennale di Venezia ha ospitato un’installazione dove Umberto Eco rifletteva sul tema della Memoria. Ecco i tre atti.
“Il giorno della mia morte ricorderò tutto” concludeva Umberto Eco nell’intervista affidata a Davide Ferrario e destinata a diventare una videoinstallazione per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia. In questo incontro sopra le righe con il più grande degli intellettuali italiani, si esploravano vari aspetti del tema della Memoria.
Dalla politica, alla filosofia, alla semiologia: un viaggio attraverso la vita e la storia, accompagnati da un moderno Virgilio, alla scoperta dei meccanismi che regolano la società e la mente umana. Tre atti come nella Divina Commedia di Dante Alighieri e in ogni chiusura un piano sequenza dietro Eco che attraversava una biblioteca infinita, un tunnel mentale nel regno del sapere, della saggezza e della coscienza.
Umberto Eco sosteneva che con il tempo i ricordi riemergono dal passato, anche quelli che sembravano essere persi per sempre: in questa prospettiva antipostmoderna per il professore, che ci invidiava tutto il mondo, la memoria diventava il più prezioso dei tesori dell’uomo. Ecco le sue riflessioni.
⁃ Federica Polidoro
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati