Le giustapposizioni di Martin Soto Climent. A Roma
Museo Pietro Canonica, Roma – fino al 28 febbraio 2016. Per la prima volta Martin Soto Climent si confronta con un grande scultore italiano appartenente al secolo scorso. Realizzando opere site specific che funzionano come transponder.
Servendosi di un delicato dialogo tra diversi linguaggi artistici, Martin Soto Climent (Città del Messico, 1977) trasforma La Fortezzuola, museo dedicato allo scultore Pietro Canonica, in un interessante luogo d’incontro tra l’arte di ieri e quella di oggi. La scelta dei materiali da parte dell’artista messicano è ancora indicativa del rapporto tra passato e presente: in effetti, le calze utilizzate per Marmoles Oniricos en suspenso e l’alluminio per Huellas de la Revolución Industrial e The silent visitors riflettono, con la loro specifica ontologia, la frammentarietà, la superficialità e l’effimero del mondo contemporaneo, creativamente accostato al “passato di marmo”, duraturo e ricco di valori delle statue di Pietro Canonica.
Attraverso fragili calchi delle opere presenti nel museo realizzati con fogli di alluminio, collant annodati tra loro e sul soffitto che si irradiano dalle teste delle sculture del maestro piemontese, piccoli oggetti perturbanti di memoria surrealista, Martin Soto Climent anima gli spazi espositivi, creando stimolanti connessioni fra tradizione e contemporaneità, tecnica e pensiero, materiali e conservazione, spazio e tempo, nonché itinerari simbolici e slittamenti di senso che dimostrano quanto possa essere utile lo scambio con il passato per comprendere meglio il mondo attuale.
Francesca Mattozzi
Roma // fino al 28 febbraio 2016
Martin Soto Climent
a cura di Pier Paolo Pancotto
MUSEO PIETRO CANONICA
Viale Pietro Canonica 2
06 0608
[email protected]
www.museocanonica.it
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/51172/martin-soto-climent/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati