Parigi sarà un enorme Bosco Verticale. Il sindaco Hidalgo lancia un progetto per 100 ettari di prati e boschi su tetti e pareti degli edifici: copiando Boeri a Milano
“Trasformare i tetti in superfici vive e coltivabili che raccolgono l’acqua piovana, assorbono CO2 e riducono la temperatura delle città, è una sfida da intraprendere anche nelle città italiane. L’esempio della municipalità di Parigi, con cui è nata oggi una collaborazione, può essere esteso e ripensato anche in grandi città come Milano e Roma“. Con […]
“Trasformare i tetti in superfici vive e coltivabili che raccolgono l’acqua piovana, assorbono CO2 e riducono la temperatura delle città, è una sfida da intraprendere anche nelle città italiane. L’esempio della municipalità di Parigi, con cui è nata oggi una collaborazione, può essere esteso e ripensato anche in grandi città come Milano e Roma“. Con queste parole l’architetto Stefano Boeri ha commentato la notizia giunta dalla Francia: l’esperienza del Bosco Verticale – il celebre grattacielo milanese, criticatissimo da alcuni ma anche premiatissimo a livelli internazionale – sarà replicata su larga scala a Parigi, ispirando il lancio di un concorso internazionale per costruire 100 ettari di edilizia “verde” entro il 2020.
La Capitale francese oggi, infatti, ha dato il via a un progetto molto ambizioso: costruire, entro il 2020, 100 ettari di prati e boschi sui tetti e sulle superfici esterne degli edifici della città. Un terzo del quale dovrà essere destinato allo sviluppo di nuove forme di agricoltura urbana. Boeri ha presentato l’esperienza del Bosco Verticale al workshop internazionale organizzato dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo. Una grande campagna di concorsi internazionali, aperti non solo agli architetti ma anche a paesaggisti e botanici, per lavorare a questo grande progetto.
La Hidalgo conferma la volontà di lasciare il segno migliorando e precisando ulteriormente quanto fatto dal suo predecessore Bertrand Delanoe su sostenibilità, verde, ecologia intelligente e cura degli spazi pubblici, in particolare per quanto riguarda i grandi progetti sulle piazze che potranno regalarci una Parigi davvero trasformata nel medio periodo. E su questo dovrebbe essere l’Italia a copiare la Francia.
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