Da Poussin agli Impressionisti. Ecco le foto della grande mostra che porta a Torino la quadreria del museo dell’Ermitage
Un pezzo di Ermitage si è trasferito temporaneamente a Torino, grazie alle 75 opere giunte dal museo russo, la cui collezione di pittura francese conta oltre 2mila dipinti, la più vasta raccolta al di fuori della Francia. Ha, infatti, appena inaugurato a Palazzo Madama (per protrarsi fino al 4 luglio) la grande mostra Da Poussin […]
Un pezzo di Ermitage si è trasferito temporaneamente a Torino, grazie alle 75 opere giunte dal museo russo, la cui collezione di pittura francese conta oltre 2mila dipinti, la più vasta raccolta al di fuori della Francia. Ha, infatti, appena inaugurato a Palazzo Madama (per protrarsi fino al 4 luglio) la grande mostra Da Poussin agli Impressionisti. Tre secoli di pittura francese dall’Ermitage, frutto dell’accordo triennale tra il museo di San Pietroburgo e la Fondazione Torino Musei, che ha già portato in città, negli anni passati, altre due mostre (una sulle porcellane imperiali e una sulla collezione Basilewsky di opere d’arte medievale e rinascimentale) e uno scambio tra il suo Raffaello (Sacra Famiglia) e l’Antonello da Messina (Ritratto d’Uomo) della collezione torinese. Ora quel protocollo d’intesa sta per scadere ma verrà presto rinnovato – come ha assicurato il sindaco Piero Fassino – con importanti sviluppi anche nella stessa città russa, che potrebbe ospitare una mostra sull’arte povera proprio all’Ermitage, come ha dichiarato in conferenza stampa il suo Direttore Mikhail Piotrovsky.
12 SEZIONI PER UN TOTALE DI 50 ARTISTI
Tornando a Da Poussin agli Impressionisti è bene sottolinearne il carattere scientifico: “non è una mostra pacchetto”, come ha affermato Maurizio Cecconi, amministratore delegato di Villaggio Globale International, società partner dell’Ermitage in Italia, “ma è stata discussa con i suoi curatori”: Clelia Arnaldi di Balme, Natalia Demina ed Enrica Pagella, attualmente alla guida dei Musei Reali di Torino ed ex Direttore di Palazzo Madama, ora sostituita nel suo incarico dalla recente nomina di Guido Curto. Il percorso in mostra, attraverso un allestimento che vuole ricreare l’atmosfera del famoso museo russo – con una quadreria a tratti troppo congestionata – si articola in 12 sezioni per un totale di 50 artisti: dai maestri del classicismo Poussin e Lorrain, passando per Fragonard e Watteau, il neoclassicismo di Ingres e l’impressionismo di Renoir, Sisley, Monet, Pissarro (con un’opera per ciascuno) fino alla modernità di Cézanne e Matisse. Ecco la nostra fotogallery…
– Claudia Giraud
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