Che accoglienza, al Macro. Pietro Fortuna nella hall

Ancora pochi giorni, fino al 30 ottobre, per vedere l’installazione di Pietro Fortuna al Macro di Roma, nel grande cortile interno. Tra gufi e diapason, un peculiare catalogo iconografico.

Oggetti vuoti, dimessi, forme riconoscibili eppure aperte all’enigma. Pietro Fortuna (Padova, 1950) insegue quella “gloria dell’inessenziale nella misura scandalosa del poco”. La soglia minima, la distanza breve, la taglia lieve. Ad avanzare sono presenze mute, glorificate nel solco della propria essenza. L’installazione nella hall del Macro – seconda tappa del progetto Glory – è un corpo unico in cui si saldano tre opere riconducibili a periodi differenti. Qui si srotolano le pagine di un personale catalogo iconografico: cose cariche di un valore evocativo, che non approdano al simbolico né al narrativo, ma che funzionano come micro-canali aperti sulla trascendenza.

Così è per i candidi gufi, occhi puntati sul bordo tra realtà e finzione; o per le armi, immagine di una violenza dichiarata e sempre dissonante. O ancora per quel diapason su cui poggia un bicchiere contenente una pigna: incastri tra frammenti vegetali e sonori si nascondono nelle intercapedini di una grande gabbia modulare, architettura in cui si condensano ritagli di memoria collettiva e intima.

Helga Marsala

Roma // fino al 30 ottobre 2011
Pietro Fotuna – Glory II. Le lacrime dell’angelo
MACRO
Via Nizza 138
06 0608

[email protected]
www.macro.roma.museum


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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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