L’architettura di Rem Koolhaas diventa uno spettacolo teatrale. Va in scena a Milano, Torino e Genova, Delirous New York, il saggio cult dell’architetto olandese. Complici gli OHT

Quando Rem Koolhaaas diventa teatro. Era il 1978 quando Rem, oggi archistar allora giovane di belle speranze (aveva solo 34 anni), scriveva il saggio Delirious New Yorkche in poco tempo conquistò lo statuto del best seller con edizioni in tutto il mondo. Nel libro, edito in Italia, da Electa, manifesto retroattivo di Manhattan, l’architetto spiega […]

Quando Rem Koolhaaas diventa teatro. Era il 1978 quando Rem, oggi archistar allora giovane di belle speranze (aveva solo 34 anni), scriveva il saggio Delirious New Yorkche in poco tempo conquistò lo statuto del best seller con edizioni in tutto il mondo.
Nel libro, edito in Italia, da Electa, manifesto retroattivo di Manhattan, l’architetto spiega come mai una città priva di alcuna pianificazione urbanistica sia riuscita a diventare icona del presente, come le utopie moderniste non sono mai riuscite a fare. “New York” si legge nel testo “è riuscita a produrre la cultura della congestione e, inoltre, è riuscita a esprimere la tecnologia del fantastico, un ideale che forse ha poco a che vedere con le regole della composizione architettonica ma che, in effetti, riesce a produrre manufatti edilizi certamente non meno interessanti di quelli che escono dalle accademie, vecchie o nuove, delle nostre scuole di architettura”.

LA RELAZIONE CON LA CITTA’
Il saggio dell’ormai settantaduenne Koolhaas, il cui vero nome è Remment ed è nato in Olanda a Rotterdam, città cult per l’architettura, diventa una piéce teatrale in Italia, grazie a OHT- Office for a Human Theatre, che ha fatto di questo racconto, ideato e diretto da Filippo Andreatta, la punta di diamante della propria produzione teatrale.
Le azioni si svolgeranno dal 15 al 23 aprile, tra Genova, Milano e Torino, dove saranno ospiti rispettivamente della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, di CRT Teatro dell’Arte, Triennale di Milano, di Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea di Torino, con l’obiettivo di andare a toccare istituzioni non specificamente teatrali. Il testo, liberamente ispirato, diventa un’analisi dei comportamenti umani nella città contemporanea. Il rapporto tra architettura e teatro non è una novità: fin dalla storia della classicità infatti, la relazione tra spazio (della scena) e tempo (della narrazione) è uno dei principi su cui si fonda. Molto raramente però come in questo caso il testo di un architetto viene messo in scena. OHT fautore di un “teatro umano” si rifà infatti ai principi del teatro di Strehler, richiamandone la poetica nel nome di battesimo. E non è forse la città uno dei luoghi più legati al mondo, con la sua abitabilità o inabitabilità?

Santa Nastro

dal 15 al 17 aprile – Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova
20 e 21 aprile – CRT Teatro dell’Arte – Triennale di Milano
22 e 23 aprile – Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea – Torino

www.officeforahumantheatre.org

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Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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