Lo Strillone: la sceneggiatura scoperta per una foto da Premio Pulitzer su Libero. E poi Biennale del Disegno di Rimini, Donatello a Padova
“La foto che ha vinto il Pulitzer? È un falso”. Libero svela una vicenda che – se confermata – avrebbe del clamoroso: “la foto in questione è stata scattata il 3 settembre dello scorso anno alla stazione di Bickse, Ungheria, dal fotografo della Reuters Laszlo Balogh e poi ha vinto, al pari di altre opere […]
“La foto che ha vinto il Pulitzer? È un falso”. Libero svela una vicenda che – se confermata – avrebbe del clamoroso: “la foto in questione è stata scattata il 3 settembre dello scorso anno alla stazione di Bickse, Ungheria, dal fotografo della Reuters Laszlo Balogh e poi ha vinto, al pari di altre opere realizzate da altri fotografi sempre sul tema immigrazione, l’ambito Premio Pulitzer. La foto è vera: è stata effettivamente scattata quel giorno in quel luogo, e non risultano alterazioni successive”. Allora? “La scena ritrae uomo, donna e bambino urlanti sui binari coi poliziotti in tenuta antisommossa che si affanano loro intorno”, apparentemente con fare aggressivo, sarebbe completamente fraintesa: in un video, infatti, “si vede l’uomo abbrancare con le cattive la moglie e – incurante degli strilli di lei che cerca di proteggere se stessa e il bambino che ha in braccio – scaraventarla sui binari prima di gettarlesi sopra. A quel punto arrivano i poliziotti che, presisi cura con grande professionalità del bruto, procedono a recare soccorso alla donna”.
27 mostre, più di duemila opere: ancora Libero è a Rimini per commentare la Biennale del Disegno, “giunta alla sua seconda edizione, dal 23 aprile al 10 luglio, in diversi luoghi della città, come il Museo, il Teatro Galli, il Castello Malatestiano, il Palazzo Gambalunga… Un appuntamento dovuto e rilevante per celebrare un mezzo solo apparentemente relegato alla funzione di prova o bozza, ma in realtà fondamento di capolavori e a sua volta capolavoro”. “C’è tutta la verità di Dio nel Donatello mai visto”. Vittorio Sgarbi commenta su Il Giornale il busto di San Lorenzo sparito nel 1888 e ritrovato: “un capolavoro (di attribuzione certa) che riflette una profonda sensibilità religiosa”.
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