Un progetto fotografico tutto dedicato alle amanti di Picasso premiato ai Sony World Photography. La fotografa è l’italiana Cristina Vatielli
Tra i fotografi italiani in concorso ai Sony World Photography Awards 2016 – assegnati durante la cerimonia di premiazione andata in scena a Londra lo scorso 21 aprile – Cristina Vatielli (Roma, 1983) si è aggiudicata il secondo posto nella categoria Staged Photography, intendendo con questa definizione gli scatti “preparati” attraverso una messa in scena, più o meno complessa. La giovane autrice romana […]
Tra i fotografi italiani in concorso ai Sony World Photography Awards 2016 – assegnati durante la cerimonia di premiazione andata in scena a Londra lo scorso 21 aprile – Cristina Vatielli (Roma, 1983) si è aggiudicata il secondo posto nella categoria Staged Photography, intendendo con questa definizione gli scatti “preparati” attraverso una messa in scena, più o meno complessa. La giovane autrice romana si è presentata con la serie Picasso’s Women, che racconta, attraverso dei tableaux amanti e mogli dell’artista, muse e persino vittime di un sentimento troppo più grande di loro. Costituita da 7 fotografie, una per ciascuna delle donne amate da Pablo Picasso, racconta l’influenza che costoro hanno avuto sull’uomo e sull’artista. I suoi scatti, insieme a quelli degli altri vincitori e finalisti, sono in mostra presso la Somerset House di Londra fino all’8 maggio 2016, per poi intraprendere un tour espositivo mondiale.
STORIE RIMASTE SCONOSCIUTE, RIPORTATE A GALLA
Se Picasso è passato alla storia come uno dei più grandi artisti della storia dell’arte, la stessa sorte non ha riservato grande fama alle sue donne: chi ricorda ancora i volti di Eva Gouel, Gaby Depeyre, Olga KhaKhlova, Marie-Therese Walter, Francoise Gilot e Jacqueline Rocque? Identità e storie che, salvo la rara eccezione di Dora Maar, volto noto per la preferenza che le accordò lo stesso Picasso, ma anche per il profilo del personaggio, sono rimaste all’ombra del grande genio artistico. Amanti, muse e anche vittime del passionale maestro, a causa del quale hanno spesso accusato esaurimenti nervosi, crisi di gelosia al limite dell’ossessione, fino ad arrivare in alcuni casi alla depressione o al suicidio. Con sensibilità tipicamente femminile – o proprio femminista – Cristina Vatielli ha deciso così di dedicare a ciascun personaggio un’immagine, capace di evocarne la personalità… e quel che ne è rimasto, dopo il folgorante incontro con il creatore del Cubismo.
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