Al brasiliano Paulo Mendes da Rocha il Leone d’Oro alla Carriera della 15. Biennale di Architettura di Venezia
Ancora Sud America protagonista. Da Venezia arriva il primo segnale forte che anticipa l’edizione alle porte della Biennale di Venezia “Reporting from the front”. Su proposta del curatore, il cileno Alejandro Aravena, il Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta ha assegnato all’architetto e urbanista Pritzker Architecture Prize 2006, Paulo Mendes da Rocha (Vitória, 1928) il […]
Ancora Sud America protagonista. Da Venezia arriva il primo segnale forte che anticipa l’edizione alle porte della Biennale di Venezia “Reporting from the front”. Su proposta del curatore, il cileno Alejandro Aravena, il Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta ha assegnato all’architetto e urbanista Pritzker Architecture Prize 2006, Paulo Mendes da Rocha (Vitória, 1928) il Leone d’Oro alla Carriera. La consegna del prestigioso riconoscimento avverrà, come di consueto, nel corso della cerimonia di premiazione e inaugurazione della 15. Mostra, sabato 28 maggio 2016. Membro Onorario del Conselho Internacional dos Arquitetos de Língua Portuguesa, Mies Van der Rohe Foundation Prize per il progetto della Pinacoteca di São Paulo e selezionato nel 2000 per rappresentare il suo paese d’origine, il Brasile, alla 7. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Paulo Mendes da Rocha ha sviluppato il proprio percorso professionale in tutti gli ambiti. Passando dalla progettazione di edifici residenziali, pubblici e privati, musei, elementi d’arredo – tra cui la sedia sedia “Paulistano”- scenografie teatrali, si è occupato anche di didattica, urbanistica e allestimento fieristico.
UN ARCHITETTO MULTIDISCIPLINARE
Suo, infatti, il padiglione brasiliano all’Osaka Expo 70. Insignito di numerosi titoli e onorificenze, l’architetto è stato scelto per “la straordinaria qualità della sua architettura che risiede nella durevolezza. A molti decenni dalla loro costruzione tutti i suoi progetti resistono alla prova del tempo, sia dal punto di vista stilistico che fisico. Questa coerenza, che può derivare dalla sua integrità ideologica e dalle sue capacità in campo strutturale, fa di Paulo Mendes da Rocha un provocatore anticonformista e allo stesso tempo un appassionato realista. I suoi campi di interesse vanno al di là dell’architettura in ambiti politici, sociali, geografici, storici e tecnici. Il ruolo che egli ha giocato per molte generazioni di architetti in Brasile, in America Latina e in ogni altro luogo è quello di una persona capace di unirsi a imprese condivise e collettive, e anche di attrarre gli altri a combattere per la causa del miglioramento dell’ambiente edificato.” Una decisione dunque che si pone in perfetta armonia con il tema generale della Biennale 2016.
– Valentina Silvestrini
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