The Student, il fanatismo religioso della Russia contemporanea. A Cannes l’intervista al regista
Kirill Serebrennikov, regista russo di provenienza teatrale, porta in Croisette il fanatismo religioso con un dramma dai risvolti imprevedibili.
Il regista Kirill Serebrennikov proviene dal teatro, dirige a Mosca il Gogol Centre, ma quando di tanto in tanto passa dal palcoscenico dietro la cinepresa non perde mai l’occasione di convincere qualche festival internazionale. Nel 2012 era in concorso a Venezia con Izmena, nel 2006 al Festival di Roma, dove vinse il Gran Premio della Giuria con Playng the Victim. Nella corrente edizione di Cannes arriva The Student in Un Certain regard, un dramma teatrale di Marius von Mayenburg trasposto per il grande schermo. Grazie a questa pellicola Serebrennikov porta all’attenzione dell’opinione pubblica estera il crescente fanatismo religioso che sta investendo la Russia contemporanea con il benestare della politica. Il fenomeno viene esplorato attraverso le vicende quotidiane di un ragazzo comune colto da una crisi mistica. Il giovane riesce a manipolare adulti e compagni, con l’eccezione di un’insegnate, unico personaggio ateo della storia. L’oscurantismo prende il sopravvento sulla razionalità e i risvolti sono tragici. Noi abbiamo voluto incontrare il regista per farci raccontare cosa effettivamente sta accadendo nel suo paese.
– Federica Polidoro
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