Chiude il Premio Furla. La fondazione intitolata alla casa di moda cambia tutto. Chiara Bertola non più direttrice
Fondazione Furla cambia strategie. L’annuncio un restyling completo di tutta la programmazione di quello che nel corso degli anni è stato un importante stimolo di sviluppo per il mondo dell’arte contemporanea italiana ed internazionale. Muta registro a partire da giugno l’iniziativa presieduta da Giovanna Furlanetto con molte salienti novità. Intanto, dopo dieci edizioni, si pone fine al […]
Fondazione Furla cambia strategie. L’annuncio un restyling completo di tutta la programmazione di quello che nel corso degli anni è stato un importante stimolo di sviluppo per il mondo dell’arte contemporanea italiana ed internazionale. Muta registro a partire da giugno l’iniziativa presieduta da Giovanna Furlanetto con molte salienti novità. Intanto, dopo dieci edizioni, si pone fine al Premio che porta il nome del brand di moda: Maria Iorio e Raphael Cuomo passeranno così alla storia come gli ultimi vincitori.
Inoltre la Fondazione Furla rinuncia alla collaborazione con Chiara Bertola in qualità di curatrice della manifestazione, con mandato dal 2000 al 2015, pur mantenendo la presenza della stessa nel comitato scientifico della istituzione nata a Bologna nel 2008.
“Questi quindici anni sono volati” ha dichiarato la Presidente Giovanna Furlanetto “ il nostro progetto, partito quasi per caso, si è trasformato in un lungo sodalizio che spero abbia lasciato una piccola traccia nel mondo dell’arte. Personalmente sono molto grata a Chiara, che mi ha contagiata dapprima con l’interesse e poi con la passione per l’arte contemporanea, che sono felice di aver potuto contribuire a sostenere e a diffondere. Con il suo ingresso nel Comitato Scientifico della Fondazione Furla, continueremo a nutrirci del suo prezioso contributo anche in questa nuova fase, stimolante e ricca di cambiamenti.” Quali però siano questi cambiamenti la presidentessa non lo fa sapere. Nei dispacci aziendali si fa un bilancio di questi quindici anni di lavoro, valorizzando i numeri e la filosofia del progetto-arte di uno dei marchi di moda più famosi e amati al mondo, ma non si fa menzione delle nuove strategie che tra solo due settimane animeranno con nuovi progetti questo “nuovo corso”. Novità solo a giugno.
– Santa Nastro
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