Venezia Updates: immagini dalla Fondazione Izolyatsia a Kiev che apre una mostra a cura di Cathryn Drake in Ucraina. E sbarca a Venezia, in occasione della Biennale

Vi ricordate della Fondazione Izolyatsia? Ne avevamo parlato nel 2012 intervistando Luba Michailova patron del progetto nato a Donetsk in Ucraina nel 2010 e ne avevamo seguito la travagliata storia che si era intrecciata con le cronache della intricata situazione politica nel paese. Vi avevamo infatti raccontato dell’esplosione che aveva riguardato la “scultura rossetto” di […]

Vi ricordate della Fondazione Izolyatsia? Ne avevamo parlato nel 2012 intervistando Luba Michailova patron del progetto nato a Donetsk in Ucraina nel 2010 e ne avevamo seguito la travagliata storia che si era intrecciata con le cronache della intricata situazione politica nel paese. Vi avevamo infatti raccontato dell’esplosione che aveva riguardato la “scultura rossetto” di Pascale Marthine Tayou, fino all’occupazione militare della fabbrica che ospitava lo spazio espositivo e il trasferimento in fretta e in furia a Kiev. La Fondazione, oggi rilocata nella Capitale e attivissima nella promozione dell’arte contemporanea e dell’architettura, rilancia con due importanti appuntamenti, all’insegna del dialogo interculturale.
Il primo, a cura della giornalista e curatrice Cathryn Drake, vecchia conoscenza in suolo italiano, presenta fino a fine giugno sotto l’inequivocabile titolo The Presence of Absence or the Catastrophe Theory, tre artisti provenienti da Albania, Turchia e Grecia (dove la Drake è residente ora) con sedici video e due serie fotografiche raccolti in una installazione site specific creata da Petros Efstathiadis. Gli artisti Leonard Qyla, Petros Efstathiadis e Ali Kazma provengono tutti e tre da stati precedentemente uniti dall’Impero Ottomano, con una lunga tradizione di conflitti di carattere etnico. A cavallo tra le diverse regioni dell’Europa, dei Balcani e del Medio Oriente questi paesi rappresentano il bacino e la rappresentazione plastica dei fragili equilibri che governano oggi la crisi europea, al di là dei capricci della realpolitik. Qui tutte le immagini.

NUOVE SFIDE URBANE IN LAGUNA
In occasione, inoltre, della Biennale di Venezia d’architettura, la Fondazione si trasferisce fino a fine maggio con il progetto Architecture Ukraine-Beyond the Front, aprendo un dialogo sul cruciale tema della ricostruzione e della rivitalizzazione dei territori e degli spazi urbani che sono stati teatro di conflitti bellici e sociali. Con questo progetto l’istituzione ucraina, molto sensibile all’argomento, mostra i risultati del progetto di residenza che ha riunito professionisti – non solo locali – nella disamina della situazione della città di frontiera Mariupol’. La salvaguardia della storia, il ripristino degli spazi danneggiati, ma anche l’immaginare un nuovo contesto urbano più moderno e più a misura di cittadino sono al centro di queste riflessioni, per una nuova società civile e oltre il trauma.

– Santa Nastro

www.izolyatsia.org/en/

 

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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