Le curve(s) di Victoria Janashvili
Ogni nuovo anno si inaugura tra auguri e speranze di abbondanza e prosperità. E fin dal Paleolitico della venere di Willendorf la fiducia nel futuro si è incarnata nella figura femminile di forme arrotondate: per i desideri umani, simbolici o meno, grasso è sempre stato bello. Soprattutto in periodi di vacche magre.
Se anche nell’ormai leggendario periodo di vacche grassottelle che abbiamo goduto in passato l’ideale femminile sembrava essere più smilzo, se non filiforme e anoressico, con l’avvento delle contemporanee vacche macilente i sinuosi rimbalzi della storia e dell’economia mondiale hanno riportato a galla la donnona. Magari sono allori ancora controversi, e peraltro sui gusti non si disputa, ma è innegabile che oggi le signore e signorine taglie forti possono trovare più facile autostima rispetto a solo un decennio fa. Un moderato oversize corporeo è bene accetto, tanto che la modella curvy oggi trova lavoro, a differenza di ieri.
La principale artefice dello sdoganamento della ciccia nei punti giusti è la fotografa di San Pietroburgo – ma cresciuta culturalmente prima alla London School of Economics e poi al London College of Fashion, e da qualche anno naturalizzata statunitense e newyorchese – Victoria Janashvili. Nel suo quotidiano esercizio del ritrarre per la moda donne più o meno vestite, anche solo di lingerie o costumi da bagno, la fotografa ha scoperto qualche anno fa il vuoto comunicativo (ma anche di mercato) sulle taglie abbondanti. E, sposando i propri studi legali con quelli artistici, ha cominciato a promuovere la causa delle donne plus size: ritraendole fiere, stavolta più o meno svestite, in servizi commerciali e culturali di lifestyle per testate come GQ, Men’s Health, Maxim, Psychologies, e portandole alla pubblica attenzione con delicata e complice allegria. Così ha fatto conoscere le imponenti Jennifer Maitland, Denise Bidot, Katya Zharkova, debordanti bellezze morbidose, interpreti di un erotismo letteralmente soft; e molte altre modelle, anche improvvisate, di tutte le razze e le età e i ceti sociali, accomunate dal fisico maggiorato.
L’intento, ribadito dalla fotografa a partire da un editoriale redatto per Plus Model Magazine nel 2012 fino a interventi televisivi anche sul tv-show Curvy Girls per Nuvo TV, è quello di dare alle donne più e più formose una nuova consapevolezza delle proprie caratteristiche fisiche, un nuovo orgoglio e soprattutto una conseguente adeguata autostima. Nel contempo, Janashvili ribadisce una propria precisa visione e versione di bellezza, compendiata nella recente uscita del librone celebrativo Curves. The Book, che raccoglie i ritratti fotografici ma anche le storie di settanta donne, non tutte XXL ma preferibilmente appunto molto curvilinee. C’è anche – non scandalizziamoci – una nana focomelica, per una volta non esposta al pubblico ludibrio ma protagonista di immagini eleganti che ispirano gaiezza e joie de vivre. E viene voglia di abbracciare morbidamente anche lei, con tutto l’affetto che si merita.
Ferruccio Giromini
www.victoriajanashvili.com
www.curvesthebook.com
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #29
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