Due casi non fanno una tendenza, ma magari possono suggerire l’affacciarsi di una nuova modalità, di una ricerca, di un esperimento condiviso. Quindi è quanto meno prematuro parlare di un trend nel riutilizzo delle sempre più spesso dismesse edicole dei giornali come luoghi dedicati alla creatività contemporanea: per cui ci limitiamo a registrare alcuni fatti. Solo un mese fa vi raccontavamo di Edicola Radetzky, struttura milanese dei primi del Novecento affidata a Progetto Città Ideale per farne “nuovo centro culturale della Darsena, con programmazione di mostre e progetti esterni”. Ora un caso omologo si ripresenta nel centro d’Italia, a Perugia: con un’edicola di quattro metri quadrati che fa parte del tessuto cittadino da tempo immemore, in questo caso – ci tengono a precisare i promotori – regolarmente acquistata. Si chiama Edicola 518, ed “è un chiosco recuperato in uno dei punti più belli della città di Perugia, di fronte alla chiesa del Santo Patrono Ercolano. La nostra sfida“, racconta ad Artribune Antonio Brizioli, presidente dell’Associazione Emergenze, che gestirà lo spazio, “è quella di riportare l’edicola all’interno delle dinamiche urbane senza snaturarla ma senza neppure accettare passivamente le logiche distributive che hanno reso l’edicolante un semplice passatore di oggetti“.
RIVISTE, LIBRI E OGGETTI D’ARTE, PERFORMANCE, ARTE PUBBLICA
Già, perché in questo caso l’edicola non perderà del tutto la propria funzione storica: vi si troveranno infatti le migliori riviste specialistiche da tutto il mondo, oltre a libri e oggetti d’arte; l’attigua piazza ospiterà performance e progetti di arte pubblica. “Selezione del prodotto e amore per lo stesso. Cura dei rapporti umani e rispetto assoluto delle esigenze della comunità“, continua Brizioli. “Affrontare gli scetticismi e dimostrare che non si tratta solo di utopia, ma di una concreta alternativa al processo che sta distruggendo le edicole l’una dopo l’altra“. Un esperimento trasversale, che per il momento pare aver incontrato il favore della gente: lo potete vedere nelle immagini della fotogallery, che abbiamo realizzato all’anteprima…
–Massimo Mattioli
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