Piero Guccione, uno sguardo verso l’infinito. In arrivo al Festival del Film di Roma un tributo al pittore siciliano. E intanto, un estratto su Artribune Television…
“Poesia picta” la chiama Maurizio Calvesi, mettendo l’accento sull’ innegabile vocazione lirica e intimista della pittura di Piero Guccione. Quello dell’artista siciliano, nato a Scicli nel 1935, è un viaggio emozionale incontro a un realismo mai concluso in sé stesso: lo sguardo attento e fedele sul mondo conosce la commozione quasi infantile, lo stupore panico, […]
“Poesia picta” la chiama Maurizio Calvesi, mettendo l’accento sull’ innegabile vocazione lirica e intimista della pittura di Piero Guccione. Quello dell’artista siciliano, nato a Scicli nel 1935, è un viaggio emozionale incontro a un realismo mai concluso in sé stesso: lo sguardo attento e fedele sul mondo conosce la commozione quasi infantile, lo stupore panico, l’esperienza della compenetrazione con le voci magiche del paesaggio.
Ad omaggiare l’arte del maestro arriva adesso Piero Guccione, verso l’infinito, un docu-film di 75 minuti scritto e diretto da Nunzio Massimo Nifosì, presentato il 3 novembre – in anteprima assoluta e in una versione preliminare – nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma.
L’opera, realizzata in collaborazione con il Padiglione Italia alla 54. Biennale di Venezia – che vede Guccione tra i più autorevoli protagonisti dell’eccentrico e caotico catalogo sgarbiano – raccoglie le testimonianze di critici, intellettuali e storici dell’arte, da Calvesi a Vittorio Sgarbi, da Jean Clair a Marc Fumaroli, da Michael Peppiatt a Tahar Ben Jelloun, da Marco Goldin a Paolo Nifosì.
Il nucleo filmico ruota intorno al racconto di una giornata qualunque del protagonista, un pretesto narrativo da cui si origina il percorso attraverso la sua pittura e la scoperta dei luoghi che ispirano il suo lavoro: l’orizzonte evanescente del mare, i piani di luce adamantina, le distese di sabbia a perdita d’occhio. Il film, impreziosito dalle musiche di Giovanni Sollima e Franco Battiato, si accorda con la vena poetica dell’opera di Guccione, provando a restituirne il doppio movimento tra riflessione ed emozione, tra presenza oggettuale e suggestione visiva.
L’edizione integrale arriva il prossimo 25 novembre a Venezia, negli spazi dell’Arsenale, per essere successivamente proiettata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna (che a Guccione dedicò una importante retrospettiva nel 2009) e in alcuni Istituti Italiani di Cultura all’estero, approdando infine nelle sale cinematografiche.
Noi, domani, vi regaliamo un piccolo estratto che anticipa la preview romana, realizzato in esclusiva per Artribune Television, mentre qui pubblichiamo una carrellata di immagini del set, firmate da Gianni Mània: un assaggio del corpus fotografico che illustrerà il cofanetto (artist book + dvd) in uscita nei prossimi mesi per Il Cigno Edizioni.
– Helga Marsala
“Piero Guccione, verso l’infinito”, di Nunzio Massimo Nifosì
Giovedì 3 novembre 2011, ore 16:30
Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni 1, Roma
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