Dal lancio nell’ottobre 2015 fino alla chiusura nel febbraio 2016, sono state 250 le richieste pervenute alla Compagnia di San Paolo di Torino (di cui 144 arrivate dal solo Piemonte e 106 giunte dal resto d’Italia) per partecipare alla prima edizione del suo bando ORA! Linguaggi contemporanei, produzioni innovative, rivolto alle arti visive, performative e alla cultura digitale. Un successo andato al di là di ogni aspettativa che ha convinto la Compagnia a innalzare il proprio budget dedicato a questo concorso su scala nazionale (il prossimo si aprirà all’Europa) – da 550mila euro a 740mila euro – e a premiare, con un contributo medio a testa di 37/40 mila euro, fino a 20 progetti. Non tutte le proposte riceveranno lo stesso importo: come previsto dal bando, il contributo massimo accordato dalla Compagnia sarà pari a 45mila euro, coprendo fino all’80% del budget del progetto.
UN LIVE MOVIE ISPIRATO A JOYCE
E l’unico che è riuscito ad aggiudicarselo è stato Ulysses Now – “uno dei lavori più belli e più complessi tra tutti quelli presentati” – ha dichiarato durante la conferenza stampa al Museo Egizio lo scrittore Gianluigi Ricuperati, advisor per il bando ORA! –. “Un progetto che ha messo d’accordo tutta la giuria”. Si tratta di un inedito “live movie” che, a partire dalla riscrittura e successiva messa in scena dell’Ulisse di James Joyce, incrocia letteratura, performing arts, arti visive e cinema. Ideato dal duo artistico ConiglioViola (anche alla regia e alle scene), con la supervisione di Fabrizio Arcuri e il supporto tecnologico di TIM Strategy&Innovation, e con la produzione e la curatela dell’Associazione Culturale Accademia degli Artefatti di Roma, è l’esempio di come nella scelta abbiano influito l’approccio fortemente cross-disciplinare e l’utilizzo delle nuove tecnologie, oltre alla capacità di creare reti e alla sostenibilità economica.
COSA SUCCEDE DOPO
Ulysses Now, come i restanti progetti selezionati (con una forte presenza di Torino e Piemonte, una grande attenzione all’uso del corpo e dell’innovazione tecnologica), sarà oggetto, nei prossimi mesi, di specifico monitoraggio e accompagnamento da parte della Compagnia, che ha annunciato di non voler comunque disperdere il patrimonio dei 230 progetti non ammessi alla selezione. Continueranno, dunque, ad essere seguiti perché, dopotutto, rappresentano “il meglio dell’Italia”.
– Claudia Giraud
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