Eravamo rimasti alla sessione ipnotica realizzata da Marcos Lutyens in occasione dell’inaugurazione di Organismi. Dall’Art Nouveau di Émile Gallé alla Bioarchitettura alla Gam di Torino. Ora quell’esperienza sarà riproposta durante il viaggio in bus che il museo torinese ha organizzato e propone per soli 17 partecipanti, per visitare l’opera La Main aux Algues (1904) di Émile Gallé a Nancy, come estensione performativa della mostra, in corso fino al 6 novembre.
Questa enigmatica scultura – l’ultima di Gallé – è una pietra miliare del percorso del movimento dell’Art Nouveau a Nancy, città al confine franco-tedesco che fu dimora d’elezione di molta dell’intellighenzia che rifiutò l’annessione dell’Alsazia-Mosella alla Prussia.
UN VIAGGIO IPNOTICO
Ma il ruolo dell’ipnosi in questo contesto qual è? L’idea di collegarla all’Art Nouveau è stata ispirata dalla visita di Gallé alla rinnovata Scuola d’Ipnologia di Nancy, che era amministrata dai medici pionieri Liébaut e Bernheim. Così il viaggio in autobus per raggiungere la sua opera più famosa – diretto da Marcos Lutyens – includerà, pertanto, l’ipnosi, che porterà i partecipanti ancor più a fondo nelle radici dell’arte, accompagnata dalla composizioni di Morten Norbye Halvorsen, dalle parole e dai pensieri del filosofo biologico Antoine Danchin e da odori che aumentano la coscienza vegetale. Compresa nell’itinerario preparato dalla GAM, una notte in hotel, una visita alla Main aux Algues al Museo dell’École de Nancy e un’esperienza gastronomica alla celebrata brasserie Excelsior.
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