Nel 2010 un frammento del transetto della chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno – meglio conosciuta come “vecchio duomo di Pisa” – è caduto in strada: questo episodio ha dato il via a una serie di verifiche e a una campagna diagnostica lunga cinque anni. Fino all’attuale imponente restauro, iniziato lo scorso 8 febbraio, della durata prevista di due anni. Per sostenerne i lavori l’Arcidiocesi di Pisa ha chiesto aiuto all’ Unicoop Firenze – la cooperativa di consumatori con oltre un milione di soci, nata nel 1973 dalla fusione di tre grandi cooperative toscane – che ha subito risposto all’appello lanciando il crowdfunding Sostieni San Paolo sulla piattaforma Eppela, con le relative ricompense: dal ringraziamento pubblico agli itinerari di visita nel cuore di Pisa.
DA CONSUMATORI CULTURALI A CITTADINI CONSAPEVOLI
Una campagna che la stessa cooperativa contribuirà a sostenere, cofinanziando il 50% del budget richiesto, puntando a raccogliere almeno 200mila euro da qui a due mesi (finora sono stati raccolti 42.105 euro). Tale cifra servirà alla copertura di parte dei costi necessari al restauro (1 milione di euro circa), mentre la parte restante sarà versata dall’Arcivescovado e da altri soggetti coinvolti.
Unicoop Firenze non è nuova nel sostenere iniziative per il recupero o la valorizzazione di spazi urbani o beni artistici del territorio in cui opera: “Dopo il restauro del Battistero di Firenze, ecco un’altra sfida che vede Unicoop Firenze impegnata nella salvaguardia del patrimonio artistico italiano, stavolta con un strumento nuovo: il crowdfunding” dichiara Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne di Unicoop Firenze. “Viviamo un epoca in cui le persone sono chiamate a essere ‘consumatrici’ della cultura, noi vogliamo trasformarle in cittadini ‘attivi e consapevoli’ della bellezza italiana”. E lo fa coinvolgendo in prima persona la comunità perché sia parte attiva del cambiamento.
UN SIMBOLO PER LA CITTÀ
Soprattutto in questo caso, dove il bene da restaurare è un vero e proprio simbolo cittadino, col suo millennio di storia, dall’idea iniziale di costruzione, sino ai giorni nostri. La chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno è un gioiello di arte romanica che ha ospitato artisti di ogni genere – da Giovanni Pisano, passando a Buonamico Buffalmacco, fino al genio di Turino Vanni -, figure ecclesiastiche di rilievo, numerose ristrutturazioni. Dal 1032 quello che si erge nell’omonima piazza è molto di più di un semplice edificio religioso, è un punto di riferimento un affascinante luogo di ritrovo di pisani e non, un patrimonio unico nel proprio genere che non ha nulla da invidiare alla più conosciuta torre pendente.
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