Se qualcuno ha pensato che i fallimenti nelle mire espansionistiche americane avessero depresso l’ambiente francese delle fiere d’arte, si è sbagliato di grosso. Certo, l’annullamento dell’edizione di Fiac prevista a Los Angeles nel 2015, seguito dalla chiusura dopo tre edizioni della fiera franco-hollywoodiana di fotografia Paris Photo Los Angeles nel 2016, sono stati duri colpi per Reed Exhibitions, il colosso transalpino degli eventi fieristici. Che però ora rassicura l’ambiente presentando un’edizione di Fiac ricchissima di novità organizzative e logistiche. La 43ma edizione della Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Parigi, che si terrà dal 20 al 23 ottobre prossimi, ha infatti reso noto il suo programma che si svilupperà – come sempre – nella sede storica del Grand Palais, ma che per la prima volta si allargherà anche al lato opposto di viale Churchill, al Petit Palais, con una sezione di cui non sono ancora stati chiariti i dettagli, ma che dovrebbe ereditare il posizionamento della tramontata OFFicielle.
HORS LES MURS CON UGO RONDINONE
Le notizie trapelate circa l’estensione al Petit Palais dicono che si tratterà di una mostra di una trentina di sculture e installazioni, e sarà curata da Christophe Leribault e dall’italiano Lorenzo Benedetti. “Il progetto si intitola On Site”, anticipa Benedetti ad Artribune. “Il luogo del Petit Palais è simbolico perché nella seconda metà dell’Ottocento è lì che hanno avuto luogo le prime grandi mostre dei Salon di Parigi che inaugurarono le esposizioni dell’epoca moderna. Le opere sono state scelte per dialogare con gli spazi monumentali e eclettici dell’architettura della Belle Époque: sono di diverse generazioni di artisti, selezionate con l’intento di trovare un legame con le opere presenti nella collezione permanente”. Ma le novità non si fermano qui: perché nell’ambito del Grand Palais quest’anno sarà inaugurato anche il nuovo Salon Jean Perrin, che ospiterà 9 progetti speciali definiti solo/duo show. Riguardo a Hors les murs, nell’edizione 2016 sarà l’artista svizzero Ugo Rondinone a succedere a Dan Graham installando sei sue monumentali sculture in alluminio.
– Massimo Mattioli
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