Arte in vacanza. Anni 60 in Calabria: Giosetta Fioroni a Catanzaro, Mimmo Rotella ad Acri

Pause dalla spiaggia con settanta opere di una tra i maggiori protagonisti della Pop Art italiana e con uno dei massimi esponenti italiani del Nouveau Réalisme

Settanta opere, tra tele e carte d’argento, che ripercorrono i primi anni della carriera di una tra i maggiori protagonisti della pop art italiana ed esponente della scuola di Piazza del Popolo di Roma. Oltre a paradisi per gli amanti delle spiagge, da Tropea e Isola di Capo Rizzuto, la Calabria offre ai tantissimi vacanzieri presenti e in arrivo anche numerosi spunti di interesse culturale, utili a una siesta dal bollente sole agostano. Fra questi, la grande mostra retrospettiva che il Museo MARCA di Catanzaro dedica a Giosetta Fioroni, curata da Marco Meneguzzo, Piero Mascitti ed Elettra Bottazzi (Archivio Giosetta Fioroni), in collaborazione con la Fondazione Rocco Guglielmo: con un percorso espositivo ricco anche di documenti provenienti dall’Archivio Fioroni, come i bozzetti de “La Spia Ottica”, performance che inaugurò nel 1968 il Festival Il Teatro delle Mostre, i disegni degli abiti di scena per l’opera Carmen, diretta da Alberto Arbasino nel 1967 per il Teatro Comunale di Bologna, i film in Super8 e 16mm del 1967, le illustrazioni per le copertine di libri.

PRESENTE NEL 1964 ALLA BIENNALE DI VENEZIA DELLA POP
Ma il clou sono i dipinti, che partono dalle opere prodotte a cavallo tra la fine del 1950 e l’inizio del decennio successivo, e proseguono con la svolta della figurazione, tra il 1963 e il 1964, data della sua partecipazione alla Biennale di Venezia, passata alla storia come la “Biennale della Pop”, fino al biennio 1967-1968, con immagini che provengono da fotografie che la riguardano, della propria infanzia.

Giosetta Fioroni, Ragazza a Villa R, 1965, matita, smalto alluminio su carta

Giosetta Fioroni, Ragazza a Villa R, 1965, matita, smalto alluminio su carta

ESPOSTI ANCHE DIVERSI DÉCOLLAGE
Qualche decina di chilometri più a nord, e alle pendici della Sila è Acri ad offrire uno spunto diverso, omaggiando un rappresentante del genius loci del calibro di Mimmo Rotella (Catanzaro, 1918 – Milano, 2006). Per tutta l’estate il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita infatti una grande mostra dedicata “al protagonista di primo piano del fermento che, tra Milano e Parigi, rivoluzionò la scena dell’arte degli anni Sessanta del Novecento”, in particolare del movimento del Nouveau Réalisme, fondato dal critico francese Pierre Restany. In mostra, a cura di Francesco Poli,  circa cinquanta opere di Rotella – fra cui i celebri décollage – e di altri nomi di primo piano, da Yves Klein ad Arman, Daniel Spoerri, Jean Tinguely, César, Raymond Hains, Christo.


Massimo Mattioli

www.museomarca.info
http://www.museomaca.it/

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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