La rinascita di un Paese dopo un periodo di crisi nera passa anche da fatti simbolici. E cosa c’è di più simbolico, per la Grecia, se non il Partenone, vera icona dell’identità ellenica, dominante dall’alto dell’Acropoli sulla capitale Atene? Ed ecco che, mentre il Paese tenta faticosamente di rialzarsi dal lungo periodo di difficoltà economiche, presto diventate anche sociali e politiche, che lo attanaglia ormai dal 2009, il celebre Tempio di Atena si appresta a celebrare un’importante novità, sicuramente apprezzatissima dai milioni di visitatori che ogni anno lo raggiungono calcando i ripidi sentieri e scale. Prestissimo infatti la facciata più importante, dalla quale furono asportati i marmi Elgin oggi al British Museum di Londra, sarà liberata dall’ingombrante gru che da qualche anno ne deturpa la visuale.
ORA GLI INTERVENTI SULLA PARETE NORD
I lavori di restauro avviati nel 2011 per essere completati nel 2015, ha dichiarato alle agenzie il responsabile delle operazioni Vassiliki Eleftheriou, sono stati completati su quella porzione, e ora la gru sarà spostata all’interno del tempio per proseguire gli interventi sulla parete nord. Sulla facciata Ovest gli ultimi lavori saranno il rafforzamento dei pilastri del frontone e la rimozione di supporti in ferro arrugginiti risalenti al 20esimo secolo, che avevano causato ulteriori danni al monumento. Frontone che, come la maggior parte del tempio, era stato gravemente danneggiato durante un assedio veneziano nel 1687. Nota per eventuali sostenitori di una improbabile Grexit: nonostante la crisi economica che affligge la Grecia, i lavori di restauro dell’Acropoli non si sono mai interrotti, grazie al sostegno dei fondi europei.
– Massimo Mattioli
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