Tempo di restyling per i monumenti più amati del mondo. Nei giorni scorsi vi informavamo dello stato dei lavori da anni in corso ad Atene sul Partenone, con la celebre facciata sul lato Ovest che finalmente sarà liberata dall’enorme gru che ne impediva la visuale nella sua integrità. Ora dell’altra parte del globo arriva la notizia che ad entrare in un periodo turbolento causa lavori sarà la mitica Sydney Opera House, l’edificio simbolo della più popolosa città dell’Australia, progettato dall’architetto danese Jørn Utzon nel 1973 e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2007.
8,2 MILIONI DI VISITATORI L’ANNO
La principale attrazione turistica australiana, con 8,2 milioni di visitatori l’anno, che generano utili per qualcosa come 775 milioni di dollari australiani. La ristrutturazione, che inizierà il prossimo anno e potrebbe terminare nel 2020, prevede un investimento di 202 milioni di dollari locali (circa 140 milioni di euro) e si concentrerà sul miglioramento dell’acustica della grande sala da concerto, oltre a migliorie legate all’accessibilità, l’efficienza e la flessibilità del complesso. L’intervento, il primo strutturale nei 43 anni di vita dell’Opera House, limiterà a soli 18 mesi la chiusura degli spazi dedicati a musica e teatro, creando un nuovo centro dedicato a bambini e famiglie.
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