Nella sala centrale campeggiano le riproduzioni della Gioconda, del San Giovanni Battista e di Sant’Anna, i tre dipinti che Leonardo da Vinci si portò dietro – probabilmente a cavallo del suo mulo – quando da Roma attraversò le Alpi per stabilirsi in Francia, invitato da Francesco 1. Non lontano, un tavolo coperto di disegni di rilievi idrografici, i progetti per un palazzo e per decorazioni per sontuose feste, e poi un altro tavolo con bottiglie di pigmenti, un piccolo forno, il progetto di una scultura di cavallo.
Dove siamo? Nel piccolo Château du Clos Lucé, vicinissimo al più celebre Castello di Amboise: ovvero l’ultima residenza di Leonardo, che qui arrivò esattamente 500 anni fa, all’età di 64 anni, e qui morì tre anni dopo, il 2 maggio 1519, in una delle due grandi stanze al primo piano, per poi essere sepolto a poche centinaia di metri di distanza, alla cappella Saint-Hubert del Castello di Amboise. Ora i lavori di ristrutturazione, avviati negli anni ’50, sono giunti finalmente al termine, e il castello viene aperto al pubblico con allestimenti dedicati al genio del Rinascimento: li vedete nella fotogallery…
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