Bob Wilson a Merano per inaugurare la mostra di Frida Parmeggiani, per vent’anni costumista dei suoi spettacoli

Una doppia sede espositiva, al Palais Mamming e a Merano Arte, per l’esposizione con cui la località altoatesina celebra una delle sue più illustri concittadine, protagonista per oltre quarant’anni nei teatri di tutto il mondo

Frida Parmeggiani ed io abbiamo lavorato insieme per vent’anni. È un genio: non vedo l’ora di vedere questa mostra”. Aveva affidato la sua curiosità a un tweet, solo poche settimana fa; e ora, quella curiosità, se l’è tolta di persona. Bob Wilson è stato l’ospite a sorpresa della serata inaugurale di Frida Parmeggiani. Figurazioni tessili, doppia mostra con cui la città di Merano festeggia fino all’8 gennaio 2017 – nelle sedi di Arte Merano e dl Palais Mamming – i settant’anni di una delle figure più affascinanti che il teatro abbia conosciuto negli ultimi decenni, nata proprio nella città altoatesina e qui tornata a vivere dopo il ritiro dalle scene.

UN’ARTISTA DEL TESSUTO
Definirla costumista è riduttivo: le creazioni che Frida Parmeggiani ha ideato nel corso di quarant’anni di carriera – venti dei quali, dal’87 al 2006, passati gomito a gomito con Wilson – sono vere e proprie opere d’arte; e tali sono anche le 13 figure pensate appositamente per la sede di Merano Arte, dove appaiono lievi come malinconiche presenze, in un allestimento nudo e scarno che contribuisce ad esaltare la loro forza espressiva. Circa tre anni di lavoro intensi, che è facile pensare siano stati vissuti da Parmeggiani come una sfida e insieme un atto di autodeterminazione: è la prima volta infatti che la designer si è misurata con la propria creatività fuori dagli schemi narrativi imposti dalla produzione di uno spettacolo. Senza quindi i condizionamenti dati dalla fisicità degli attori, dalle scelte registiche, dalle esigenze di copioni e scenografie.

LE INSTALLAZIONI DEGLI ALLIEVI
Sono quindi sculture in tutto e per tutto i modelli elaborati per Merano, spesso correlati con minime eleganti tracce naturali – frammenti di cortecce e rami, presenze leggerissime e inafferrabili – raccolte nei boschi attorno alla città, a ribadire un legame viscerale e indissolubile con il genius loci. Un legame che hanno colto i sei studenti dei corsi che Parmeggiani tiene al Mozarteum di Salisburgo, che partecipano con altrettante installazioni ambientali alla sezione della mostra accolta al Palais Mamming, arricchita dalle fotografie con cui Elisabeth Hölzl documenta la genesi del progetto.

DA FASSBINDER A WILSON
Frida Parmeggiani debutta nel mondo del teatro nel 1977, disegnando gli abiti per la Freuen in New York con Rainer Werner Fassbinder alla Hamburger Schauspielhaus e ha lavorato, negli anni, per personalità come Samuel Becket e André Heller. Ma è con Bob Wilson che stabilisce il suo più duraturo sodalizio professionale, disegnando per conto del regista texano abiti di scena anche per David Byrne, Lou Reed e Tom Waits.

17 settembre 2016 – 8 gennaio 2017
Frida Parmeggiani. Figurazioni tessili
Arte Merano
via Portici 163, Merano
Palais Mamming Museum (fino al 20 novembre)
piazza Duomo 6, Merano
www.kunstmeranoarte.org

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Redazione

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