London Updates: Fontana, Bonalumi e Castellani protagonisti a Frieze Masters. Le immagini dalla fiera
Il Novecento italiano tiene banco nel padiglione che Frieze dedica all'arte antica e moderna. Spettacolare lo stand di Hauser & Wirth, dedicato a Picabia
Una mega inaugurazione, in coda a quella della casa madre Frieze, per Frieze Masters. I due capannoni sono uno all’estremo sud l’altro all’estremo nord di Regent’s park, ma in entrambi si respira un’aria piuttosto frizzante sebbene diversa quanto ad atmosfera. Informale e giovanilistica da Frieze, più compassata e elegante da Frieze Masters dove ogni invitato si è ritrovato (miracoli della logistica, davvero!) con un calice di champagne in mano durante il vernissage.
Da novità tutta da scoprire, Frieze Masters si è tramutata negli anni in una scommessa vinta, stabile e sostenibile. La fiera rappresenta di fatto lo sfogo per le mega gallerie globali che, pur trattando molto secondo mercato (di altissimo bordo) e molta arte del Novecento, non avevano la possibilità di misurarsi con Frieze, fiera “per statuto” votata in via esclusiva al contemporaneo. Da qui la strategia, adottata da molti operatori, del doppio stand, uno a Frieze e uno a Frieze Masters, dove presentare display di clamorosa eleganza e di altissimo prezzo destinati ad un pubblico iper-facoltoso e non necessariamente interessato solo alle ultime novità.
PROTAGONISTA IL NOVECENTO ITALIANO
In questo panorama l’arte del XX secolo la fa ormai da padrona, avendo relegato a un ruolo di marginalità tutto il mondo degli oggetti, le antichità, i libri da collezione, le sculture romane, i quadri fiamminghi, l’antiquariato, l’arte etnica. Tutti generi ampiamente rappresentati, ma la ciccia gira attorno al grande Novecento (dunque molto anche italiano: Gastone Novelli, Michelangelo Pistoletto, Mario Ceroli, Giulio Paolini, Lucio Fontana, Enrico Castellani, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi e così via) come potete constatare facilmente dalla fotogallery catturata durante l’inaugurazione. Anche qui, come a Frieze, una menzione d’onore va allo stand di Hauser&Wirth. Realizzato per certi versi con la stessa logica dell’atelier d’artista di quello della fiera principale, lo stand a Frieze Masters spazia da Francis Picabia alla pittura medievale toscana, corroborato in questo dalla collaborazione con la galleria Moretti di Firenze.
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