Biennale di Architettura e Fundació Mies van der Rohe incoronano gli architetti del futuro. Ecco i 3 premiati
Il primo Young Talent Architecture Award è dedicato ai neolaureati ed estende al debutto nel mondo della professione l’opera di promozione dell’eccellenza architettonica europea della Fundació Mies van der Rohe
Arrivano dall’Università Cattolica di Leuven, dal Politecnico di Wroclaw e dall’ETSAM di Madrid i vincitori del primo Young Talent Architecture Award, conferito nei giorni scorsi in una cerimonia tenutasi al Teatro Piccolo Arsenale di Venezia nell’ambito della XV Biennale di Architettura. Ultima aggiunta all’European Union Prize for Contemporary Architecture – the Mies van der Rohe Award e all’Emerging Architect Special Mention, il nuovo premio biennale dedicato ai neolaureati estende al debutto nel mondo della professione l’opera di promozione dell’eccellenza architettonica europea della Fundació Mies van der Rohe con la Commissione Europea.
211 TESI DI LAUREA
Dalle 211 tesi di laurea proposte da oltre 100 scuole di architettura, urbanistica e paesaggio, la giuria, presieduta dal fondatore di Ecosistema Urbano Jose Luis Vallejo, ha prima indicato una rosa di 9 finalisti – fra cui gli italiani Laura Abbruzzese dall’Università di Ferrara e Lorenzo Perri dall’AA di Londra – da cui ha poi selezionato i tre vincitori. Premiata “per l’approccio strategico glocal” la tesi di Iwo Borkowicz propone un modello simbiotico di housing sociale e turismo diffuso per L’Avana. Seguendo i principi della filosofia slow, il tema dell’abitare è stato invece affrontato da Tomasz Broma “concependo un’esperienza abitativa innovativa in cui l’architettura è un processo aperto”. Policarpo del Canto Baquera “immaginando un nuovo mondo con abili disegni e modelli” ha indagato la complessità delle frontiere geopolitiche proponendo un nuovo modello di convivenza.
PREMIO DI 5MILA EURO
Originali, socialmente impegnate e a tratti visionarie, le tre tesi restituiscono il ritratto di una futura generazione di architetti consapevole e ben disposta ad accogliere le urgenti sfide a cui la professione è chiamata a rispondere. Per contribuire all’avvio della loro carriera lavorativa, la Fondazione, oltre a un premio di 5mila euro e la partecipazione alla prossima esposizione EUMiesAward, sosterrà i vincitori inserendoli nel network di architetti e critici coinvolti nel premio più prestigioso per l’architettura europea.
– Marta Atzeni
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati