Van Gogh sarà lei! Il Corriere della Sera fa il ganzo con l’arte, ma stecca di brutto su Gauguin
Vabbé che il titolo della mostra può creare qualche confusione: Van Gogh e il viaggio di Gauguin, in scena nel Palazzo Ducale della povera Genova, frulla un po’ di tutto, come nella miglior tradizione del suo ideatore; Marco Goldin butta nel calderone post-impressionismo, Kandinski, Hopper, varie ed eventuali. Perdere la bussola è comprensibile, c’è il […]
Vabbé che il titolo della mostra può creare qualche confusione: Van Gogh e il viaggio di Gauguin, in scena nel Palazzo Ducale della povera Genova, frulla un po’ di tutto, come nella miglior tradizione del suo ideatore; Marco Goldin butta nel calderone post-impressionismo, Kandinski, Hopper, varie ed eventuali. Perdere la bussola è comprensibile, c’è il rischio di prendere fischi per fiaschi e non capire con cosa si ha a che fare.
Ma da qui a pigliare granchi come quello pescato dal numero di novembre di Style, periodico infighettato del Corriere della Sera, ce ne passa. Curiosa e intrigante l’idea di suggerire un Van Gogh style: fior di modelli acconciati da stilisti di oggi con abiti vagamente ispirati al guardaroba casareccio di Vincent. Peccato che nel sommario che lancia il servizio e regge sulle proprie spalle l’intero pezzo si legga una bestialità di proporzioni sesquipedali.
Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? è sì un quadro un pochino famoso. Ma non è di Van Gogh. È di Gauguin. Qui andiamo un po’ oltre il refuso, entriamo nel campo della fesseria colossale. Fatta con Style, per carità…
– Francesco Sala
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