Michele Spanghero. Musica e scienza a Treviso
TRA / Ca' dei Ricchi, Treviso – fino all'11 dicembre 2016. Il toccante intervento dell'artista è una meditazione sull'effimero confine tra la vita e la morte.
Ad libitum è una locuzione utilizzata sia nelle partiture musicali che in campo medico, le due discipline richiamate nell’intervento di Michele Spanghero (Gorizia, 1979) a TRA / Ca’ dei Ricchi a Treviso. Si tratta di un’installazione carica di pathos, cui lo spettatore si rivolge mosso da un innato rispetto per la sacralità (aconfessionale e secolarizzata) della vita umana emanata dal lavoro. L’opera che dà il titolo alla mostra è composta da nove canne d’organo collegate a una macchina medica per la ventilazione polmonare dalle fattezze asettiche, la quale suona un accordo in Fa maggiore tratto da un requiem di Johannes Brahms. Di fronte, su un piedistallo, è posto un antico specchio sciamanico mongolo, il toli, prestato dalla collezione etnografica di Sergio Poggianella: ciascuno dei due elementi che si guardano è portatore di una speranza di guarigione, la prima sorretta della cultura positivistica e l’altra da antiche credenze. L’intervento di Spanghero diviene così una allegoria capace di far riflettere sul rapporto tra la vita e la morte, l’uomo e la macchina, la volontà e l’ineluttabile.
Carlo Sala
Treviso // fino all’11 dicembre 2016
Ad libitum – Michele Spanghero
a cura di Chiara Ianeselli
TRA
Via Barberia 25
0422 419990
[email protected]
www.trevisoricercaarte.org
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/56997/michele-spanghero-ad-libitum/
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