Accademici contemporanei

È una storia antica e prestigiosa, quella dell’Accademia Nazionale di San Luca, che anche dopo la soppressione delle attività didattiche, avvenuta nel 1873, non ha mai smesso di sostenere l’attività di artisti, architetti e studiosi. Oggi non si accontenta del suo glorioso passato, ma vuole incontrare la contemporaneità. Artribune ha intervistato il nuovo segretario generale, Francesco Moschini.

Con quale criterio sta impostando la programmazione dell’Accademia Nazionale di San Luca?
Dopo una prima fase già compiuta, che ha visto la riapertura delle sue strutture secondo orari più estesi, l’Accademia sta strutturando un’ampia configurazione di mostre, convegni, seminari e workshop. Proseguono nel frattempo presentazioni di volumi e cicli di conferenze, con lo scopo di garantire l’indagine attenta delle espressioni più attuali nei campi della pittura, della scultura e dell’architettura. Un altro capitolo riguarda la ripresa del ruolo didattico dell’Accademia, con l’istituzione di corsi che prevedono il coinvolgimento di architetti, artisti, storici e critici d’arte, studiosi di diverse discipline.

In che scala di valori collocate i concorsi e le borse di studio per i giovani?
Su questo settore l’Accademia ha intenzione di proseguire la propria tradizione, che ha visto nei secoli, a partire dal Seicento, il susseguirsi di iniziative importanti come i Concorsi Clementini, Balestra o Canova. Come momento di confronto, dunque, l’Accademia intende continuare a dare grande valore alle borse e ai concorsi per giovani studiosi, artisti e architetti, anche trovando formule maggiormente aderenti alla realtà attuale, che prevedano anche il coinvolgimento di enti e organismi privati, senza per questo cadere in un retorico e spesso demagogico giovanilismo.

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Accademia Nazionale di San Luca

Come sono gestite attualmente le vostre borse di studio, con quali criteri e a quali categorie vengono assegnate?
Dal 2001 è indetto il Premio Giovani, a cadenza biennale, attribuito alle tre arti: pittura, scultura e architettura. Ogni anno vengono bandite due borse di studio per viaggi all’estero e due per studi e ricerche presso l’Archivio Storico dell’Accademia. Le borse sono destinate a laureati da non più di 3/5 anni in corsi di laurea almeno quadriennali o in corsi di laurea magistrale e a diplomati in corsi di specializzazione (dottorati o master di secondo livello). L’Accademia promuove inoltre un artista, a rotazione negli anni rispetto alle tre classi, per il conferimento del Premio Nazionale Presidente della Repubblica.

Su quali finanziamenti sopravvive l’Accademia di San Luca sotto questi chiari di luna?
L’Accademia riceve contributi statali per una parte esigua del proprio bilancio e si sostiene soprattutto con i lasciti testamentari donati negli anni.

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Un'opera di Franco Purini attualmente in mostra all'Accademia di San Luca

Ritiene che sia più importante preservare l’identità conservatrice di questa prestigiosa istituzione o piuttosto intende aprirla al contemporaneo, anche in vista di possibili sinergie coi musei d’arte contemporanea di Roma?
Fin dalle sue origini l’Accademia, per sua finalità istituzionale, non ha mai avuto lo sguardo rivolto solo al passato, ma ha sempre fatto dell’attualità il proprio campo di integrazione. Per quanto riguarda la sinergia con altri musei, è certo un settore da incentivare, ma già da tempo avviato, non solo attraverso i prestiti del nostro patrimonio a istituzioni nazionali e internazionali – dal Prado al Louvre – ma anche attraverso l’attivazione di occasioni congiunte di lavoro, come sta avvenendo per gli Archivi di Architettura Contemporanea che vedono l’Accademia tra i promotori e soci dell’omonima Associazione.

Federica Forti

www.accademiasanluca.it

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #2

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