“Riva non vuole essere una commemorazione e un ricordo dell’alluvione di Firenze, ma un progetto per comprendere in modo analitico la frattura tra i fiorentini e il fiume. L’Arno era prima del 1966 il cuore della città, dopo l’alluvione è come se si fosse creato un discrimine. Con quest’operazione di arte pubblica vogliamo proporre una nuova visione della città, progettuale e intergenerazionale, dando ai cittadini l’opportunità di riappropriarsi del fiume, con una coscienza più matura”. Così Valentina Gensini, direttrice artistica, commenta il progetto Riva, un’iniziativa di arte pubblica a carattere triennale con l’obbiettivo di creare un vero e proprio “parco fluviale” e con il desiderio che continui nel tempo. Il primo anno sarà dedicato alla riflessione teorica, gli anni successivi saranno invece più legati alla produzione specifica. Molti gli attori in causa, non solo artisti, ma anche progettisti, biologi, antropologi, filosofi, per un percorso che prevede l’avvio di residenze d’artista, la produzione di nuove opere, momenti di formazione, sessioni teoriche, talk e conferenze.
UNA RETE DI ATTORI COINVOLTI
Tante anche le istituzioni coinvolte da Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, il Centro di Ricerca, Produzione e Didattica Musicale Tempo Reale, la Fondazione Studio Marangoni, il collettivo artistico Studio++ e Radio Papesse in tandem con Radio Rai 3. Questo “cantiere di ricerca”, che gode del sostegno ministeriale, ha avuto un prologo a partire da maggio con appuntamenti ed iniziative cui hanno partecipato fino ad oggi Studio ++, Massimo Vitali, Arno Rafael Minkkinen, Jay Wolke, Bernard Fort, Adrian Paci, Radio Papesse, Fotoromanzo Italiano, Francesco Pellegrino. A partire dalla scorsa primavera, Riva ha invitato performer, artisti visivi, fotografi e sound artist a svolgere un periodo di residenza nella città di Firenze volto alla realizzazione di interventi e progetti artistici site-specific, workshop e momenti di formazione per giovani artisti del territorio, talk e tavole rotonde, sul tema della valorizzazione del parco fluviale. “L’obbiettivo però”, continua la Gensini, “non è però quello di aggiungere un nuovo tassello alle celebrazioni e alle commemorazioni per i 50 anni dall’alluvione che colpì tragicamente Firenze, costruendo un progetto di memoria, quanto di risvegliare con questa operazione la città con una visione del futuro”.
http://www.lemuratepac.it/progetto-riva/
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