Interiorità e ricordo. Wael Shawky a Milano
Lisson Gallery, Milano – fino al 13 gennaio 2017. Mentre Torino celebra, al Castello di Rivoli e alla Fondazione Merz, due notissime trilogie filmiche, “Cabaret Crusades” e “Al Araba Al Madfuna”, negli spazi della galleria milanese l’artista egiziano presenta un atelier intimo. Non solo una mostra personale, ma una veduta in trasparenza sul proprio lavoro.
Alle pareti della sede di via Zenale, le installazioni multi-diegetiche, talvolta totali e celebrative, allestite parallelamente nelle due istituzioni torinesi, lasciano una traccia leggera, uno sguardo attraverso il tempo dell’uomo e il racconto del paesaggio. Nella sua prima personale alla Lisson Gallery, Wael Shawky (Alessandria d’Egitto, 1971) presenta alcuni disegni di dimensioni medio-grandi, un raffinatissimo specchio istoriato, posto a pavimento e, infine, a pian terreno, una marionetta utilizzata per Cabaret Crusades (2010–2015), in vetro di murano. La storia delle crociate dal punto di vista delle popolazioni arabe e la storia personale dell’artista intrecciata con quella di Dayrout al Sharif, dello scrittore egiziano Mohamed Mostajab, lasciano spazio a un carteggio intimo che dialoga direttamente con i girati filmici, mediando senza espedienti la relazione instaurata dall’artista con paesaggi, colori, sfumature e trasparenze. Una ricerca visiva intima, che prende forma nello sguardo come una sorta di ricordo profondo, tratto a posteriori, di quel che i lungometraggi non sono stati in grado di cogliere.
Ginevra Bria
Milano // fino al 13 gennaio 2017
Wael Shawky
LISSON GALLERY
Via Zenale 3
02 89050608
[email protected]
www.lissongallery.com
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/57461/wael-shawky/
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