Nasce la prima Biennale d’arte a Bari. Un progetto diffuso anche in molte chiese
Il progetto “nato dal basso” conta una buona rete di istituzioni locali a sostegno e 156 artisti provenienti da Italia, Argentina, Armenia, Brasile, Croazia, Francia, Grecia, Iraq, Uruguay
In un panorama internazionale che sforna sempre più biennali, anche la Puglia propone la sua, a Bari nella fattispecie: che il 15 dicembre alle 18 inaugura sotto l’acronimo Bibart la sua prima mostra ricorrente. Il progetto è molto strutturato ma anche riservato fino all’openng, così come la lista dei 156 artisti, ancora top secret, anche se si sa che ci sarà un buon zoccolo duro di maestri storici provenienti da una importante collezione con addirittura opere di Cezanne, Mirò, Rosai, Archinpenko, Boccioni, per citarne alcuni. Lavoriche si snodano all’interno della mostra Dal Postimpressionismo al Neorealismo: viaggio tra le avanguardie del Novecento. Non mancano gli eventi collaterali ed una mostra monografica, Les danseuses, di William Tode, ultimo esponente del neorealismo italiano.
IL PERCORSO DIFFUSO
Il tutto in un percorso “diffuso” che riapre le chiese di Bari vecchia e che parte dal Museo Diocesano della città in una “organizzazione dal basso” – così dicono gli organizzatori – che coinvolge alcune associazioni cittadine in partnership con le istituzioni locali. Diretta da Miguel Gomez, anche artista presente nella programmazione a latere con una personale, la mostra si presenta come un vero e proprio concorso, legato al tema La Ragione dell’Uomo. Saranno riaperte le chiese del borgo antico, ma anche luoghi simbolo del quartiere murattiano. 9 i paesi coinvolti (Italia, Argentina, Armenia, Brasile, Croazia, Francia, Grecia, Iraq, Uruguay), 328 opere le esposte tra pittura, scultura, grafica, video art e lavori fuori concorso, 10 le sedi espositivi coinvolte.
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