Natale 2016 al museo. Destinazione Londra
Preparatevi per un tour che non vi lascerà insoddisfatti: dal classicismo alle frontiere della moda, dal barocco alla videoarte, camminando su e giù per musei e gallerie, nella Londra natalizia troverete un'offerta ricca e diversificata. Dalle temporanee della Tate, più numerose, ai diversi spazi per l'arte privati e pubblici, molti gratuiti, che costellano un centro urbano sempre più vasto, anche il visitatore più esigente rimarrà sorpreso. Ecco qualche dritta e qualche indirizzo.
L’autunno londinese è stato riscaldato da diverse mostre degne di nota, aperte in congiunzione con la Frieze week e il periodo natalizio. Il nuovo Design Museum, a Holland Park, è uno degli highlight della stagione più recenti e importanti, nonché un format dalle strategie museali innovative. I grandi musei, in linea con la propria tradizione, hanno puntato sui nomi più celebrati della storia dell’arte. È dai musei più storici che partiamo, nel cuore della Londra da cartolina, in senso orario: dai templi del passato a quelli del futuro.
CARAVAGGIO, ROTHKO ED ENSOR: MAYFAIR
La National Gallery cerca di non deludere mai il museum addict, specie se questi è appassionato di pittura. La principale rassegna in corso, Beyond Caravaggio, è un’operazione congiunta di prestiti di Michelangelo Merisi e dei caravaggeschi, opere conservate in gallerie britanniche, americane e irlandesi. Un’occasione per incontrare tele come La cattura di Cristo del maestro italiano, conservata a Dublino, oltre a sontuose, iconiche meraviglie di Georges de La Tour, Guido Reni e, unica signora tra i barocchi, Artemisia Gentileschi. Altra istituzione in testa nei best of della stagione, la Royal Academy of Arts, a pochi passi da Trafalgar Square, propone due mostre sull’espressionismo in arte. Abstract Expressionists riunisce i nomi più celebri dell’arte USA del secondo Novecento: Rothko, Pollock, de Kooning, Gorky, Still, Newman. All’ultimo piano e a ritroso nel tempo, nella Sackler Wing, dedicata a personali più eclettiche, incontriamo una mostra intitolata a James Ensor: una selezione di tele operata dall’artista Luc Tuymans, pittore connazionale del visionario espressionista.
(AUTO)RAPPRESENTAZIONE CON OGNI MEZZO: SOHO
Le gallerie private, verso Oxford Circus, propongono alcune mostre decisamente degne di visita. Tra le tante, Thomas Ruff da David Zwirner; le sculture informi di Ken Price da Hauser & Wirth e la collettiva Revolt of the Sage, da Blain and Southern. Citando il titolo di un’opera di Giorgio de Chirico, la mostra è un sapiente accostamento di collage fotografici (Haris Epaminonda, Goshka Macuga, John Stezaker), scultura (Paloma Varga Weisz) e video (Mark Lewis). Sempre per gli attenti al contemporaneo si segnala la Photographers’ Gallery, che si distingue per focus – la fotografia – e commissioni temporanee innovative. Qui, Feminist Avant-Garde of the 1970s è una full immersion, attraverso fotografie e documentazioni, a tu per tu con le artiste che sono entrate a gamba tesa nella storia dell’arte: Ewa Partum, Ana Mendieta, Lynda Benglis, Natalia LL, Valie Export, sono solo alcuni volti del quadro internazionale mappato dalla mostra. La rappresentazione dell’umano è inoltre indagata, con fotografia e video, anche dal britannico Simon Fujiwara. In Joanne, l’artista presenta un’installazione con light box e video: uno sfaccettato ritratto-documentario su Joanne Salley, giornalista, showgirl, boxeur, un tempo docente d’arte di Fujiwara. Tra pro e contro delle strategie del marketing contemporaneo, in particolare rispetto ai ruoli di genere, sta a noi riflettere sulle differenze fra gli Anni Settanta e oggi.
IL REGNO ANIMALE E IL REGNO DELLA MODA: CLERKENWELL E FITZROVIA
Non solo opere da appendere al muro: al Barbican prosegue la rassegna The Vulgar: Fashion Redefined, un percorso attraverso l’evoluzione del gusto nei guardaroba occidentali, e non solo, rispetto al comune senso del pudore. Ciò che è volgare, altrimenti popolare, scandaloso, universale, erotico, rivoluzionario, dozzinale, ben si declina con la l’effimera natura della moda: entrambi suscettibili rispetto alle priorità della censura. Con creazioni da Lanvin a Vivienne Westwood, da Elsa Schiaparelli a Moschino, il fashionista più esigente non rimarrà deluso. A Fitzrovia, alla Wellcome Collection, che conserva un’accurata collezione permanente sulla storia della medicina, da vedere la mostra Making Nature: How we see animals. Fa da pendant Animality, collettiva da Marian Goodman Gallery, che indaga, in modo poco coraggioso, la rappresentazione del regno animale in tempi moderni; la Wellcome Collection interroga la classificazione delle specie in modo più incisivamente critico, riflettendo sulla nostra capacità di modificare – spesso involontariamente – i destini degli ecosistemi.
TATE PIGLIATUTTO: MILLBANK E SOUTHWARK
È del cinque dicembre l’annuncio della vincitrice del Turner Prize 2016, Helen Marten. Alla Tate Britain è possibile visitare le quattro installazioni dei finalisti – oltre alla vincitrice, Michael Dean, Anthea Hamilton, Josephine Pryde – fino all’inizio di gennaio; di martedì, il pubblico può scegliere il prezzo del biglietto. Sempre nel museo di Millbank troviamo il britannico Paul Nash, pittore noto per i suoi paesaggi inglesi stravolti dai conflitti mondiali. Alla Tate Modern proseguono le temporanee su Robert Rauschenberg e Wifredo Lam, oltre a The Radical Eye, parte della collezione fotografica di Elton John, e Anywhen, scenografica installazione in movimento nella Turbine Hall, firmata Philippe Parreno.
PITTORI VITTORIANI E ROBOT INTERATTIVI: HOLLAND PARK
A poca distanza dai giardini di Holland Park, al Leighton House Museum, è possibile incontrare, per poco, uno dei dipinti più celebri dell’arte britannica: Flaming June. Nella sontuosa casa-museo di Frederic Leighton, nome di spicco del neoclassicismo vittoriano, sono esposte altre trenta opere, tra quadri e bozzetti, legate agli ultimi anni di vita dell’artista. Conservata al Museo de Arte de Ponche di Porto Rico, l’opera è considerata come il testamento spirituale e artistico di Leighton; il quale costruirà e decorerà la sua sontuosa casa-studio in vari stili storici, circondato d’opere d’arte di rara bellezza. Un museo che è un must-see poco noto. A breve distanza a piedi è raggiungibile il nuovo Design Museum (da evitare nel weekend). Ospitato in un avveniristico edificio, un tempo sede degli uffici del Commonwealth della capitale, il progetto museale offre due mostre temporanee: Fear and Love, attorno al futuro del design nel quotidiano, fra robot intelligenti e maschere high-tech; e i migliori progetti di design dell’anno (Beazley Designs of the Year). Gratuite altre tre mostre: le creazioni dei designer in residenza, la collezione permanente e le fotografie del museo in restauro.
SINDROME DI PETER PAN: BETHNAL GREEN
A est arriviamo a Bethnal Green, dove al V&A Museum of Childhood, satellite del museo di South Kensington, troviamo una temporanea, gratuita, sulla storia dei giochi da tavolo. Game Plan: Board Games Rediscovered è una mostra doverosamente ludica, in cui scoprire l’evoluzione delle strategie del gioco a ogni latitudine, dagli Egizi a Trivial Pursuit. Un’occasione per incontrare inoltre la collezione permanente, che racconta la storia materiale dell’infanzia in età moderna: tra progressi scientifici e giochi evergreen.
LA STORIA PER ROMAN ONDÁK: PECKHAM
Degna di nota, infine, la personale di Roman Ondák alla South London Gallery, una delle gallerie pubbliche di Londra d’eccellenza, a Peckham, tra negozi nigeriani e studi d’artista. In occasione della mostra, Ondák ha fatto rimuovere parte del pavimento della galleria: The Source of Art is in the Life of a People, che dà il titolo alla mostra, è l’iscrizione, rivelata, del pavimento originale in tarsia lignea. Aperta per cento giorni, la mostra offre la possibilità di scoprire diversi eventi accaduti ogni anno, nell’arco di un secolo: ogni momento di cronaca viene rievocato quotidianamente, per mezzo di affiche, nello spazio espositivo. Il patrimonio culturale, rappresentato da splendidi manufatti artistici, può essere anche questo.
Elio Ticca
Londra // fino al 15 gennaio 2017
Beyond Caravaggio
a cura di Letizia Treves
NATIONAL GALLERY
Trafalgar Square, WC2N 5DN
+44 (0)20 7747 2885
www.nationalgallery.org.uk
Londra // fino al 2 gennaio 2017
Abstract Expressionists
a cura di David Anfan e Edith Devaney
Londra // fino al 29 gennaio 2017
Intrigue: James Ensor by Luc Tuymans
a cura di Luc Tuymans
ROYAL ACADEMY OF ARTS
Burlington House, Piccadilly, W1J 0BD
+44 (0)20 7300 8090
www.royalacademy.org.uk
Londra // fino al 5 gennaio 2017
Thomas Ruff
DAVID ZWIRNER
24 Grafton Street W1S 4EZ
+44 (0)20 3538 3165
www.davidzwirner.com
Londra // fino al 4 febbraio 2017
Ken Price. A Survey of Sculptures and Drawings, 1959 – 2006
HAUSER & WIRTH
23 Savile Row, W1S 2ET
www.hauserwirth.com
Londra // fino al 21 gennaio 2017
Revolt of the Sage
a cura di Simon Moretti e Craig Burnett
BLAIN|SOUTHERN
4 Hanover Square, W1S 1BP
+44 (0)20 7493 4492
www.blainsouthern.com
Londra // fino al 29 gennaio 2017
Feminist Avant-Garde of the 1970s
a cura di Gabriele Schor e Anna Dannemann
Simon Fujiwara: Joanne
THE PHOTOGRAPHERS’ GALLERY
16-18 Ramillies Street, W1F 7LW
+44 (0)20 7087 9300
www.thephotographersgallery.org.uk
Londra // fino al 5 febbraio 2017
The Vulgar: Fashion Redifined
a cura di Judith Clark
BARBICAN CENTRE
Silk Street, EC2Y 8DS
+44 (0)20 7638 8891
www.barbican.org.uk
Londra // fino al 21 maggio 2017
Making Nature: How we see animals
WELLCOME COLLECTION
Euston Road, NW1 2BE
+44 (0)207 611 2200
www.wellcomecollection.org
Londra // fino al 17 dicembre 2017
Animality
a cura di Jens Hoffmann
MARIAN GOODMAN GALLERY
5-8 Lower John Street, W1F 9DY
+44 (0)20 7099 0088
www.mariangoodman.com
Londra // fino al 2 gennaio 2017
Turner Prize 2016
Londra // fino al 5 marzo 2017
Paul Nash
a cura di Emma Chambers
TATE BRITAIN
Millbank, SW1P 4RG
+44 (0)20 7887 8888
www.tate.ork.uk
Londra // fino al 2 aprile 2017
Robert Rauschenberg
a cura di Achim Borchardt-Hume e Leah Dickerman
Londra // fino all’8 gennaio 2017
Wifredo Lam
a cura di Matthew Gale
Londra // fino al 7 maggio 2017
The Radical Eye
a cura di Shoair Mavlian, Simon Baker e Newell Harbin
Londra // fino al 2 aprile 2017
Hyundai Commission: Philippe Parreno: Anywhen
a cura di Andrea Lissoni
TATE MODERN
Bankside, SE1 9TG
+44 (0)20 7887 8888
www.tate.ork.uk
Londra // fino al 2 aprile 2017
Flaming June: The Making of an Icon
LEIGHTON HOUSE MUSEUM
12 Holland Park Road, W14 8LZ
+44 (0)20 7602 3316
www.leightonhouse.co.uk
Londra // fino al 23 aprile 2017
Fear and Love: reactions to a complex world
A cura di Justin McGuirk
Londra // fino al 19 febbraio 2017
Beazley Designs of the Year
a cura di Gemma Curtin
DESIGN MUSEUM
224-238 Kensington High Street, W8 6AG
+44 (0)20 7403 6933
www.designmuseum.org
Londra // fino al 23 aprile 201
Game Plan: Board Games Rediscovered
a cura di Catherine Howell
V&A MUSEUM OF CHILDHOOD
Cambridge Heath Road, E2 9PA
+44 (0)20 8983 5200
www.vam.ac.uk/moc/
Londra // fino al 6 gennaio 2017
Roman Ondák:The Source of Art is in the Life of a People
SOUTH LONDON GALLERY
65-67 Peckham Road, SE5 8UH
+44 (0)20 7703 6120
www.southlondongallery.org
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