Fluxus/Filliou
Nell’ambito del ciclo di incontri 2010-2011 su “Caravaggio e il contemporaneo” promossi e organizzati dalla Fondazione Morra e curati da Romano Gasparotti, avrà luogo un incontro di approfondimento dedicato a FLUXUS e alla figura di Robert Filliou (1926-1987) uno degli esponenti più global del gruppo fondatore.
Comunicato stampa
Nell’ambito del ciclo di incontri 2010-2011 su “Caravaggio e il contemporaneo” promossi e organizzati dalla Fondazione Morra e curati da Romano Gasparotti, avrà luogo un incontro di approfondimento dedicato a FLUXUS e alla figura di Robert Filliou (1926-1987) uno degli esponenti più global del gruppo fondatore.
Relatore sarà Federico Ferrari filosofo, iconologo e critico d’arte, corrispondente per l’Italia del Collège International de Philosophie di Paris e docente di Filosofia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, il cui intervento sarà Il non-movimento – come preferivano definirlo i suoi principali animatori – FLUXUS, nato nei primi anni ’60, nonostante le molteplici e variegate influenze che finì per esercitare a livello internazionale non solo nel mondo dell’arte, ma anche all’interno della cultura popular e della comunicazione sociale, resta ancora in parte sottovalutato e meriterebbe indagini più approfondite di quanto la sua teorizzazione e pratica radicale del fatto che “Tutto è arte e chiunque la può fare” abbia sinora suscitato.
E in particolare la figura di Robert Filliou - che introduce all’interno del non-movimento l’apporto di una certa cultura dell’estremo oriente, con la quale egli era entrato in contatto quale membro della Reconstruction Agency dell’ONU in Corea negli anni ’50 - attraverso la proposta della Galleria legittima ridotta alla testa dell’artista stesso coperta da un cappello, pone l’artisticità dell’opera nel paradossale intimo coappartenersi del corpo vivente-pensante e dell’oggetto qualsiasi utilizzabile e destinato alla mercificazione all’interno di un circuito capitalistico di produzione e consumo, di cui gli artisti FLUXUS cercavano di sospendere il carattere feticistico ed alienante semplicemente rendendo le sue produzioni seriali esteticamente giocose e divertenti, accessibili a tutti e democraticamente fruibili e partecipabili, al di là di ogni “firma” e identità separata da parte dell’artista-genio.
La conferenza di F. Ferrari riguarderà proprio i peculiari aspetti del contributo apportato da Filliou alla “retroguardia senza alcuna pretesa”(G.Maciunas, 1965) di FLUXUS.
Il ciclo di incontri della Fondazione Morra – che si è proposto di approfondire l’eredità possibile della lezione di Caravaggio nel contemporaneo, attraverso l’indagine su figure di maestri dell’arte novecentesca quali Nitsch, Beuys, Shimamoto e Fluxus – si concluderà sabato 11 giugno 2011, con la presentazione da parte di Giuseppe Morra, Maurizio Zanardi e di Francesco Correggia del nuovo manifesto artistico DIASTEMA. Per un’arte festiva di Romano Gasparotti. Nell’occasione avrà luogo la prima assoluta dell’azione di musica, parola e danza DI UN PENSARE IN OPERA. Caravaggio, Nitsch, Hendrix forse… su testi di Romano Gasparotti, musiche di Andrea Rossi Andrea eseguite dal vivo al basso elettrico dall’autore e coreografie di Valentina Moar danzate dalla medesima.
Federico Ferrari, filosofo e critico d’arte corrispondente per l’Italia del Collège International de Philosophie di Parigi e docente di Filosofia dell’arte presso l‘Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, è uno dei più importanti studiosi italiani nel campo dell’indagine filosofica sull’immagine artistica, il che lo ha portato a collaborare, tra il 2000 e il 2005, con il filosofo francese J.L. Nancy, assieme al quale Ferrari ha scritto i libri La pelle delle immagini, Bollati Boringhieri, Torino 2003 (edito anche in Francia e in Germania) e Iconografie dell’autore, Sossella, Roma 2006 (pubblicato anche in Francia da Galilée e in Giappone). Ha curato il volume Del contemporaneo. Saggi su arte e tempo, Bruno Mondadori, Milano 2007. L’ultimo suo libro pubblicato è Il re è nudo. Aristocrazia e anarchia nell’arte, Sossella, Roma 2011. Sempre nel 2011, quale critico e curatore d’arte, ha fondato il collettivo internazionale “Arte essenziale” rappresentato dagli artisti A.Cattaneo, F. Gennari, G. Caravaggio, H. Mirra, I. Kiaer, J. Dodge, K. Black, T. Djordjadze.
Romano Gasparotti, filosofo ed estetologo insegna Fenomenologia dell’Immagine presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano e Filosofia teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università “Vita e Salute” – S.Raffaele di Milano. Tra i suoi principali libri: Le forme del fare (con M.Cacciari e M.Donà), Liguori, Napoli 1987, Movimento e sostanza. Sulla ‘teologia’ platonico-aristotelica, Guerini e Associati, Milano 1995, Sokrates Y Platon, Akal, Madrid 1996, I miti della globalizzazione. Guerra preventiva e logica dell’immunità, Dedalo, Bari 2003, Figurazioni del possibile. Sul contemporaneo tra arte e filosofia, Cronopio, Napoli 2007; Filosofia dell’Eros. L’uomo, l’animale erotico, Bollati Boringhieri, Torino 2007, L’inganno di Proteo. La filosofia come arte delle Muse, Moretti&Vitali, Bergamo 2010. Ha altresì curato il volume In contrattempo. La pittura malgrado tutto, Mimesis, Milano 2007. E’ autore del nuovo Manifesto artistico-filosofico Diastema. Per un’arte festiva e coautore e protagonista dello spettacolo Di un pensare in opera con Andrea Rossi Andrea(electric basses, MIDI electric bass,ambient sound, electric noise) e Valentina Moar(danza e body action)