Xijing
La Fondazione Bevilacqua La Masa è lieta di presentare la prima mostra italiana del collettivo Xijing Men, formato dagli artisti Chen Shaoxiong (Cina), Tsuyoshi Ozawa (Giappone) e Gimhongsok (Corea).
Comunicato stampa
La Fondazione Bevilacqua La Masa è lieta di presentare la prima mostra italiana del collettivo Xijing Men, formato dagli artisti Chen Shaoxiong (Cina), Tsuyoshi Ozawa (Giappone) e Gimhongsok (Corea). Il gruppo opera da circa cinque anni ed è tra le realtà emergenti più attive nel contesto artistico asiatico. La rassegna è organizzata con l'associazione non profit Arthub Asia ed è curata da Beatrice Leanza. La parola Xijing significa “capitale dell'Ovest”, un'invenzione geopolitica che accomuna in modo fittizio Beijing (capitale del Nord), Nanjing (capitale del Sud) e Tokyo/Dongjing (capitale dell’Est).
Il progetto che reca questo nome è concepito come un'esplorazione in cinque capitoli aperti ed è frutto di una ricerca che diparte dall’ambito letterario della geografia fantastica e della cartografia di immaginazione, per inoltrarsi invece nell’attivazione di un “territorio simbolico” dove le connessioni tra spazialità e identità sono intrinseche alla sua produzione collettiva.
Fino a oggi sono state realizzate varie iterazioni di quattro capitoli di un ideale percorso in cinque tappe, intitolati “Do you know Xijing?” , “Welcome to Xijing”, “This is Xijing” e “I Love Xijing” - le azioni del gruppo mettono dunque in scena copioni e sceneggiature non-finiti, connotati da uno umor nero che descrive un esistenzialismo eccentrico.
Nella galleria di piazza San Marco verrà presentata un'installazione in grande scala che ripercorre il capitolo “I love Xijing”: un paesaggio scultoreo che si trasforma in una bandiera fossile e che contiene video documenti dove la storia, la politica, l'economia e la composizione urbana si intrecciano a raccontare il luogo chiamato Xijing. Lo spettatore attraversa lo spazio espositivo in uno stato di dubbio e di curiosità, trovandosi a contatto con elementi frammentari di mitologia, letteratura, tradizione, richiami alla concezione di cittadinanza, alla formazione del potere e dell'autorità.
L'esposizione emerge anche come risultato di un programma di residenza presso gli atelier della Bevilacqua La Masa, che intende avviare un programma di scambio tra artisti asiatici e triveneti.
La mostra è parte di un progetto di collaborazione con la Fondazione Gervasuti (Londra/Venezia); hanno partecipato HDD_FUN Studio (Pechino) come supporto tecnico e Rossella Menegazzo (Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediiterranea, Università Cà Foscari di Venezia) per la parte scientifica.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione progettata dallo studio di design di Tokyo Hironori Oooka Office (oooka.org); comprensivo di immagini e descrizioni di tutti i progetti precedenti, realizzati a partire dal 2007, il catalogo funziona come uno strumento complementare al percorso espositivo veneziano.
Il lavoro del collettivo Xijing Men è stato presentato tra l'altro alla prima Triennale di Aichi (2010), alla Biennale di Lione (2010), alla quarta Fukuoka Asian Triennale (2009), alla Tate Liverpool (2009), all'Art Sonje Centre (2008) e al Platform Seoul (2008).
Arthub Asia:
Arthub Asia è un'organizzazione non-profit che si occupa della creazione artistica in Asia ed è guidata da Davide Quadrio, Defne Ayas e Qiu Zhinjie, un dinamico gruppo di curatori e produttori basati in Asia. In collaborazione con musei e altri spazi e istituzioni pubblici e privati, Arthub Asia attiva e realizza progetti mantenendo un dialogo aperto con la performance e con gli artisti dediti ai new media.