Glaser & Kunz – Homeless
A due anni dalla presentazione di Voices III Play Calling a Palazzo Malipiero, in occasione della 53° Biennale di Venezia, i due artisti svizzeri Glaser / Kunz sbarcano di nuovo a Venezia con l’installazione Homeless ospitata sempre all’interno dei prestigiosi spazi di Palazzo Malipiero, quest’anno sede dei Padiglioni di Cipro, Iran, Montenegro, Asia Centrale ed Estonia.
Comunicato stampa
Glaser/Kunz: HOMELESS
Nel corso degli anni, gli artisti svizzeri Daniel Glaser e Magdalena
Kunz hanno sviluppato una complessa architettura concettuale e
performativa volta a sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie
per coniugare al contempo la forma tridimensionale della scultura e la
proiezione dinamica del video. I due artisti hanno ideato delle sagome
parlanti, da loro soprannominate Talking Heads o “sculture
cinematografiche” che prendono vita per mezzo di video-proiezioni
completamente fuse e amalgamate ai calchi tridimensionali delle teste,
generando uno sconcertante effetto di vita reale.
Nell’ultimo lavoro, Obsidian, Gordon & Austin, i personaggi convivono
accovacciati a terra su scatole di cartone o mimetizzati nei sacchi a
pelo, interrogandosi incessantemente sul senso della vita e della
morte e sulle implicazioni filosofiche e spirituali connesse alla
propria visione o concezione del mondo. Nella dialettica messa in atto
dai personaggi si alternano sogni e visioni, speranze e paure,
desideri e rimpianti, illusioni e allucinazioni, sentimenti universali
che accomunano non solo i “senzatetto” ma anche ciascuno di noi quando
si trova a dover affrontare le preoccupazioni e le ansie della vita
quotidiana, sempre più dominata dall’insicurezza e dalla precarietà
esistenziale. La condizione dell’ “homeless” può essere intesa in
senso figurato come una metafora della vita stessa, alla ricerca
continua di autodeterminazione e di significato, mentre l’ “house”
che li ospita diventa il non-luogo della surmodernità in cui si
incontrano quasi per caso vite ed esistenze diverse per vedute e
opinioni
La rappresentazione polisensoriale, cinestetica e senso-motoria di
“House of Homeless”, non lasciando visibile la tecnologia che la
anima, restituisce una forte parvenza di realtà virtuale, innescando
l’empatia e il coinvolgimento dello spettatore. I personaggi sono
infatti accattivanti, ci fissano negli occhi e ci trascinano nelle
loro discussioni, facendoci immaginare di essere di fronte a organismi
viventi. La dimensione della mimesi virtuale, acquisita con una
tecnologia così eterea e immateriale come quella della
video-proiezione, è in realtà fortemente connessa alla sfera
psicosensoriale in quanto si basata sul concetto di corporeità
scultorea e performativa: è il corpo il movente di quest’arte
interattiva e dei suoi artefatti tecnologici, benché ridotto a modello
simbolico, a corpo virtuale.
Chiara Canali
Glaser/Kunz: BIOGRAFIA
Daniel Glaser è nato in 1968 a Olten. Magdalena Kunz è nata nel 1972 a Zurigo.
Vivono e lavorano tra Zurigo e Torino.
Mostre personali selezionate:
2011 Loft Project Etagi, S. Pietroburgo
GAS, Torino
2010 Annapril, Monaco
2009 The Pool NYC, Venezia
Museum für zeitgenössische Kunst/Neue Sächsische Galerie, Chemnitz
2008 Blank Projects, Cape Town, Sud Africa
Gagliardi Art System, Torino
Mostre collettive selezionate:
2011 THEMUSEUM, Waterloo, Ontario
2010 Lichttage Winterthur
Kunstmuseum Thurgau
2009 12th International Exhibition of Sculptures and Installations, Carrara
Fondazione Menegaz, Castelbasso (TE)