Opere in Bianco
Viene presentato il volume Opere in Bianco – Storia e accadimenti del primo Novecento (Palombi Editori 2010). Introdotti da Guido Strazza, ne discutono lo scultore Nicola Carrino, la storica dell’arte Stefania Frezzotti (Galleria Nazionale d’Arte Moderna), l’architetto Mario Lolli Ghetti (Direttore del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali), lo storico Marco Pizzo (Museo del Risorgimento).
Comunicato stampa
Il giorno lunedì 6 giugno 2011 viene presentato all'Accademia Nazionale di San Luca il volume Opere in Bianco - Storia e accadimenti del primo Novecento (Palombi Editori 2010). Introdotti da Guido Strazza, ne discutono lo scultore Nicola Carrino, la storica dell'arte Stefania Frezzotti (Galleria Nazionale d'Arte Moderna), l'architetto Mario Lolli Ghetti (Direttore del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali), lo storico Marco Pizzo (Museo del Risorgimento).
Il volume, edito da Palombi per la Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, raccoglie gli esiti delle ricerche sulla collezione della gipsoteca del Vittoriano, un tempo conservata nel Monumento al Re Vittorio Emanuele II. Costituito da un ricco corredo documentale, su opere in gran parte inedite, il volume propone il primo bilancio scientifico degli studi su un materiale, il gesso, fino ad oggi non molto considerato perché utilizzato come fase temporanea del fare artistico e che, per la sua natura di materiale tenero e malleabile, pone molte questioni riguardo la sua conservazione. Sotto il profilo conoscitivo, oltre a rendere finalmente nota l’entità e la qualità della collezione, così come la natura intrinseca delle opere che vi sono conservate, quasi tutte bozzetti e non calchi, viene analizzata la rilevanza data loro dalle diverse Commissioni Artistiche, che, sin dall'inizio, hanno discusso sull'importanza della loro conservazione, considerando alternativamente la prevalenza della loro natura di "documento" o di "invenzione" e mettendo in risalto l'importanza dell'oggetto più come immagine di un sentimento artistico che per il suo valore documentario.
Inoltre, il volume propone una scheda conservativa specifica per le opere in gesso, e gli esiti di alcune indagini diagnostiche finalizzate al riconoscimento della differente manipolazione tecnica dello stesso materiale da parte dei diversi autori.
Seppure la ricognizione sul contenuto della collezione e i dati raccolti intorno ai casi studio indagati, non sono affatto esaustivi, il volume riunisce i primi studi sulle differenti problematiche che lo storico dell'arte, l'esperto scientifico e il restauratore, hanno sollevato nel lavoro configurandosi come un utile base per futuri studi sulle opere in gesso.
Coordinamento dell’iniziativa Ilaria Giannetti, Luca Porqueddu