KRGR. Bob Krieger – Ricordi tra fotografia e arte
Calzoncini corti e cappotto del papà al rovescio; moto d’epoca e parenti intorno alla tavola imbandita. Scatti in bianco e nero testimonianze di un’epoca, quella di un giovanissimo Bob che
qualche anno più tardi si sarebbe trovato al di là dell’obiettivo diventando un maestro indiscusso
della fotografia mondiale. Dalla sua infanzia al patinato mondo della moda, dai ritratti, vere e
proprie icone, all’ultima metamorfosi che mostra il suo estro creativo nell’arte contemporanea.
Comunicato stampa
“La mia vita è stata un susseguirsi di eventi curiosi e divertenti…”
Calzoncini corti e cappotto del papà al rovescio; moto d’epoca e parenti intorno alla tavola
imbandita. Scatti in bianco e nero testimonianze di un’epoca, quella di un giovanissimo Bob che
qualche anno più tardi si sarebbe trovato al di là dell’obiettivo diventando un maestro indiscusso
della fotografia mondiale. Dalla sua infanzia al patinato mondo della moda, dai ritratti, vere e
proprie icone, all’ultima metamorfosi che mostra il suo estro creativo nell’arte contemporanea.
A Bob Krieger, ai ricordi di una vita divertente e curiosa e al suo nuovo percorso artistico è
dedicata “KRGR. Bob Krieger. Ricordi tra fotografia e arte”, la grande antologica ospitata a
Palazzo Reale di Milano dal 10 giugno all’11 settembre 2011, promossa da Comune di Milano-
Cultura e Palazzo Reale in collaborazione con Imago Art Gallery di Londra, Habitare dei fratelli
Boga, Leonardo International e Christie’s.
“Ancor più di una metamorfosi, è l’aggiunta dell’anima a una stampa fotografica, inerte e
immobile” afferma Krieger. “E’ come un fuoco che mi è divampato dentro. A scatti che ho nel
cuore, passati e recenti, aggiungo un’espressività di lussuria, di dolore e di gioie che si
confondono in una dimensione palpabile. Tutti mi conoscono per la fotografia, ma aver fatto
questo passo, creare opere d’arte, ha dato anima a qualcosa che prima non lo aveva”.
Corpi, particolari, immagini che rivivono attraverso una nuova tecnica che ha trasformato la sua
passione per il clic in una passione per la materia plasmata in un laboratorio che ha preso il
posto del suo set fotografico dove un Krieger in camice bianco crea con l’abilità di orafo, la
precisione di uno scultore, la curiosità di un bambino. Fra le sue mani prendono forma i materiali