MAXXI Yap. Young Architects Program
Un arcipelago di isole verdi, 18 fiori luminosi di 5 metri, e uno specchio d’acqua nella piazza del Maxxi
Comunicato stampa
Balle di fieno alte un metro e 60 cm sono state scaricate nella piazza del MAXXI. Cominciano infatti i lavori per la realizzazione del progetto WHATAMI dello studio romano stARTT, vincitore del concorso MAXXI YAP, in collaborazione con il MoMA PS1. Nei prossimi giorni dunque parte della piazza si trasformerà in un arcipelago di isole verdi che, a partire dal 21 giugno prossimo, accoglierà il pubblico e ospiterà un ricco programma di eventi estivi.
Le balle di fieno provenienti dalle campagne delle Marche e del Lazio, serviranno a costruire un arcipelago di isole mobili ricoperte con 700 metri quadri di prato lavato (normalmente usato per i campi di calcio); una grande isola centrale fissa alta circa 2 metri e sette isole minori su ruote, che il pubblico potrà spostare secondo le sue esigenze, creeranno un paesaggio sempre diverso, illuminato la notte da 18 fiori in vetroresina rossa alti 5 metri che di giorno proietteranno invece zone di ombra.
A completare questo paesaggio artificiale anche uno specchio d’acqua corrente per rinfrescare e allietare i visitatori.
Un progetto non solo affascinante ma molto attento all’ambiente: l’allestimento infatti prevede un processo di riciclo. Alla fine della stagione (16 ottobre 2011) le colline già realizzate con una prevalenza di materiali di riuso (paglia, membrana geotessile, plastica), dopo lo smontaggio, saranno donate al Comune per essere riutilizzate, insieme con i fiori luminosi, dal quartiere.
“Siamo molto orgogliosi della collaborazione con il MoMA e per noi è un’emozione annunciare l’avvio dei lavori per realizzare un progetto così giovane e innovativo – dice Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura - . Lo studio stARTT ha saputo gestire in modo ironico, leggero e creativo il confronto con lo spazio esterno del museo, così monumentale e impegnativo. Spero che il pubblico, che potrà spostare e vivere le isole in ogni momento della giornata, apprezzi questo spazio e le occasioni di aggregazione che offre”.
stARTT (studio di ARchitettura e Trasformazioni Territoriali), nasce nel febbraio del 2008 da un’idea di Simone Capra (Roma 1978) e Claudio Castaldo (Latina 1978), con lo scopo di ideare e gestire, in ogni sua fase, i processi di trasformazione che interessano l’architettura e lo spazio per le attività umane, a partire da competenze specifiche sviluppate in sede o in rete con altre strutture a diverse esperienze disciplinari. stARTT si concentra sulle trasformazioni dell’ambiente antropizzato alle varie scale di intervento ed ai diversi gradi di complessità: paesaggio, territorio, città, progetto urbano, opere pubbliche, architetture private sono il campo di attività, ogni volta solcato ed attraversato con gli strumenti tecnici dell’attività professionale e della ricerca teorica metadisciplinare.