Graziano Pompili – Der Weg Il Cammino
La mostra ripercorre l’attività dell’artista dalle prime opere degli anni ’70 fino ad oggi.
Comunicato stampa
In concomitanza con la mostra Ort allestita al Castello di Pergine (Trento) e inaugurata il 16 aprile, la Galleria d’arte Niccoli propone un’importante sintesi antologica di Graziano Pompili, Der Weg | Il Cammino.
La mostra di Parma, che verrà inaugurata giovedì 28 aprile, ripercorre l’attività dell’artista dalle prime opere degli anni ’70 fino ad oggi .
Pompili (Fiume, 1943), dopo un inizio accademico negli anni ‘70 durante il quale utilizza il marmo come principale materiale e si rifà alle forme antropomorfe di Arp, Moore e Cardenas, passa all’uso della terracotta per creare opere di grande delicatezza e intensità. Impronte, rimandi ad un’era indefinita e imprecisa. Riferimenti all’archeologia, amata fin da bambino, che viene analizzata negli anni ‘80 dall’artista nelle sue Ri-Archeologie.
Poi ancora il marmo, la scoperta del paesaggio e di conseguenza del luogo abitato dall’uomo. Il genius loci. La casa, come luogo dal quale si parte per poi sempre tornare, identifica l’ambiente in cui si trova ed è simbolo di stabilità. Palafitte in ferro dalla forma elementare che ricordano le primitive terramare e grandi lamiere disegnate.
Il paesaggio ricreato è famigliare a Pompili: sono i campi emiliani, che circondano la sua casa, la Pietra di Bismantova sull’Appennino reggiano. I sentieri delineati sulla pietra levigata sono simbolo del cammino dell’artista e della sua ricerca, perché poeticamente abita l’uomo, citando le parole di Hölderlin riletto da Heidegger tante volte utilizzate da Pompili per parlare del suo lavoro.
Studiare l’identità dell’uomo attraverso il paesaggio che lo circonda.
Niccoli continua così il sodalizio con Graziano Pompili, iniziato negli anni ’90 con la mostra Il tempo, grande scultore (19 aprile – 28 giugno 1997).
Il catalogo pubblicato per l’occasione riunisce in un unico progetto editoriale le opere presentate al Castello di Pergine e a Parma ed è edito dalle Edizioni del Castello di Pergine in collaborazione con Galleria d’arte Niccoli, Parma.